Hermann von Kanzler, il generale (valoroso) di Porta Pia
La Rivista Militare, periodico dell’Esercito italiano, ha ricordato con tutti gli onori un vecchio “nemico”: il generale Hermann von Kanzler, comandante dell’Esercito pontificio ai tempi della Breccia di Porta Pia. Una bella figura - di cattolico, di uomo e di militare - che accettò la resa solo per obbedienza al Santo Padre
Il risorgimento secondo Biffi: lo Stato ignorò la nazione
Con l'unità d'Italia iniziò a circolare l’idea che non è Dio, ma l’uomo, a fare le leggi del mondo e il sacro subì un’eclissi. L'errore, per il cardinale Giacomo Biffi, non fu la fine del potere temporale della Chiesa ma che l'eredità cattolica, vero collante della nazione italiana, non solo non fu considerata dai responsabili del nuovo Stato ma fu avversata.
I soldati dello Stato pontificio ammirati dai nemici
Il Corpo degli Zuavi era costituito dai soldati dello Stato pontificio: “Il loro volontariato mistico, contrapposto al laicismo dei garibaldini...contribuì a ritardare l’annessione dello Stato della Chiesa al resto d’Italia in quanto erano uno dei reparti più motivati dell’armata papale: furono oggetto di giudizi carichi d’odio, quanto di cavalleresca stima. Lo stesso Mazzini riconosceva il loro valore"
Porta Pia: dopo 150 anni ancora irrisolto il nodo Chiesa-Stato
Lo Stato che ha occupato Roma il 20 settembre 1870 è lo Stato liberale moderno che ha reciso i legami con il diritto naturale e con quello divino come fonti di legittimazione. Esso nasce da un atto di forza, quindi non ha legittimità, la quale è sempre un fatto morale: è legittimo ciò che rispetta l’ordine naturale e finalistico delle cose, è violenza illegittima ciò che non lo rispetta, avesse anche il suffragio della maggioranza. Una questione su cui anche la Chiesa evita di fare chiarezza.
ZUAVI PONTIFICI, AMMIRATI ANCHE DAI NEMICI di A. Cionci
IL RISORGIMENTO SECONDO BIFFI di A. Porfiri