Israele spara sui caschi blu, l'impotenza della missione ONU
Le giustificazioni israeliane per l'attacco alle postazioni UNIFIL non placano l'ira internazionale, nel momento più teso tra Netanyahu e il Palazzo di Vetro. E la presenza dei peacekeeper delle Nazioni Unite appare vana e inutilmente pericolosa.
Israele-Hezbollah, il rischio di una "seconda Gaza"
Nuove incursioni israeliane in Libano, mentre le cancellerie guardano con preoccupazione all'allargamento delle ostilità. Netanyahu va avanti incurante delle pressioni Usa, che anzi ha tenuto all'oscuro delle operazioni "sensibili".
Arresti e restrizioni in Cisgiordania, la denuncia sui social
Dal tragico 7 ottobre non c'è giorno senza irruzioni dei soldati israeliani: controlli severi e gente arrestata anche senza alcuna accusa di reato. Intanto la scure dei crimini di guerra potrebbe abbattersi su Netanyahu.
Le scorribande degli ultraortodossi e le difficoltà di Netanyahu
Proseguono le scorrerie degli ebrei ultraortodossi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Il governo guidato da Netanyahu non fa nulla per bloccarle. E il premier vive un momento politico difficile su più fronti.
Israele, violenze contro i manifestanti. Cisgiordania in fermento
Ventuno arresti e numerosi feriti nelle manifestazioni di sabato scorso per chiedere al governo Netanyahu maggior impegno per la liberazione degli ostaggi. E in Cisgiordania si dimette il primo ministro Shtayyeh.
Israeliani e palestinesi in Vaticano. Intesa Israele-Hamas
Papa Francesco ha incontrato i parenti di ostaggi e prigionieri di entrambe le parti e ha rivolto un appello per la fine del conflitto. A Gerusalemme via libera a tregua e scambio di prigionieri.
Elezioni in Israele, è sfida tra Lapid e Netanyahu
L’1 novembre si vota in Israele per eleggere il nuovo parlamento (120 deputati). Il Paese è alle prese con un’instabilità politica senza precedenti. Secondo i sondaggi né il blocco che sostiene Netanyahu (Likud) né quello dell’attuale premier Lapid (Yesh Atid) riuscirà ad avere una chiara maggioranza.
Israele il "governo del cambiamento" alla prova
Il nuovo governo israeliano, il primo senza Netanyahu da 12 anni, sta in piedi con un solo voto. Peggio ancora è sostenuto da forze politiche che fra loro non si capiscono neppure, arabi ed ebrei, religiosi e sinistra laica. Adesso sarà subito messo alla prova del conflitto con Gaza, che non è finito. E con una situazione mediorientale esplosiva.