Dal cancro al seno ai costi della 194, il rapporto-verità sull’aborto
153 milioni di euro in fumo all’anno, la clandestinità che si diffonde, la falsa “contraccezione d’emergenza” e i rischi in aumento per le donne tra pillole e aborti fai-da-te. Ancora, il legame tra aborto e cancro al seno. L’Opa presenta il suo terzo rapporto sui costi dell’aborto indotto.
La pillola abortiva resta, ma la Corte Suprema non chiude i giochi
La Corte Suprema degli USA ha deciso all’unanimità che un gruppo di medici non ha i requisiti per agire in giudizio contro la liberalizzazione del mifepristone. Ma la sentenza lascia aperta la porta ad altri ricorsi, in primis delle donne danneggiate dalle pillole abortive.
Pillole abortive, il caso (capitale) alla Corte Suprema
La Corte Suprema degli USA esaminerà la decisione con cui una Corte d’Appello ha chiesto di restringere le maglie dell’aborto farmacologico, visti i suoi maggiori pericoli per le donne. Si tratta del caso più importante dalla sentenza Dobbs.
Campagna pro Ru486, la spinta mortifera di Medici del Mondo
Un rapporto dell’organizzazione Medici del Mondo se la prende con gli obiettori di coscienza e lamenta le resistenze in Italia alla diffusione dell’aborto farmacologico tramite Ru486. Un esempio di cultura della morte.
RU486, il progesterone può annullarne gli effetti. Uno studio conferma
Uno studio su ratti, pubblicato su Scientific Reports, mostra un’efficacia del progesterone pari all’81% nell’invertire gli effetti abortivi del mifepristone, salvando quindi la gravidanza. Una pratica che si va diffondendo grazie a una rete di medici pro vita.
Aborto per tutti e «di qualità», il folle manuale dell’Oms
L’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato un nuovo manuale per operatori sanitari. L’obiettivo? Aiutarli a fornire «aborti di qualità», cioè in sostanza farmacologici. Così l’aborto diventa sempre più un fatto privato, rapido e fai da te, riducendo i costi. Con i drammi in più che ne derivano.
- E a Londra s'invoca l'aborto fino alla nascita, di Patricia Gooding-Williams
Pro-vita vs pillole abortive, si allarga il fronte anti-Fda
USA: dopo l’ulteriore liberalizzazione del mifepristone, 67 membri del Congresso e 22 Stati firmano memorie a sostegno della causa contro l'agenzia statunitense per i farmaci. Evidente la politicizzazione della Fda, che ignora sia i bambini nel grembo sia i maggiori rischi per le donne.
Aborti a casa e complicanze, la bugia delle pillole “sicure”
Aumentate del 64% le richieste di ambulanze per le complicazioni legate all’assunzione a casa delle pillole abortive: sono i dati che emergono nel Regno Unito, dopo l’ulteriore liberalizzazione dell’aborto farmacologico. Crescono i rischi di aborto forzato. Ma l’ideologia abortista tira dritto, oltremanica come in Italia, a scapito dei bambini e delle stesse donne.
66.413 (e più) motivi per abrogare la Legge 194
Il Ministero della Salute ha presentato la Relazione sulla 194. Gli aborti ufficiali, nel 2020, si attestano sui 66.413, un dato in diminuzione, ma che non tiene conto dei potenziali aborti con i cosiddetti “contraccettivi di emergenza”, le cui vendite crescono. Aumenta il ricorso alla RU. E i dati sui colloqui confermano che la 194 è fatta per abortire, non per salvare. Va abrogata.
Regno Unito, la Ru486 fa impennare gli aborti
Il Governo britannico pubblica le statistiche sull’aborto in Inghilterra e Galles per il 2021. Registrati oltre 214.000 aborti, il numero più alto dalla legge del 1967. Influisce la totale liberalizzazione della Ru486, anche a casa. Con i maggiori rischi che ne conseguono. Altro dato: l’aborto è usato in gran parte come metodo contraccettivo, adducendo come ragione quasi esclusiva la “salute mentale”.
Segreti e verità taciute sui rischi della pillola killer: il ministro sapeva
La decisione sull'aborto "fai da te" del ministro Speranza ha gravi opacità: la relazione favorevole della Società Italiana Ginecologi e Ostetrici (Sigo) sulla RU 486 è stata secretata. Così come il voto dei membri del Consiglio Superiore di Sanità. Ma l’unico ginecologo nell’organo consultivo del Governo è notoriamente contrario alla pillola ammazza-bambini. Inoltre, il presidente della Sigo ribadisce alla Bussola che «è tutto sicuro», ma dalla stessa bibliografia fornita al ministro emergono tutti i rischi, a cominciare dalle 9 settimane come termine per assumere la RU. Nonostante le evidenze sulla pericolosità, però, si è sostenuto il contrario. Ecco che cosa abbiamo scoperto.
Umbria, la delibera che prova l’ipocrisia degli abortisti
La Regione Umbria approva una delibera che prevede il ricovero ordinario di tre giorni, più sicuro di quello in day hospital, per l’aborto con RU486. Si seguono così la legge e le linee guida ministeriali. Ma gli abortisti protestano, dimostrando ancora una volta di non essere interessati alla salute delle donne. Al contempo è eccessivo l’entusiasmo di alcuni pro life, perché il male - dell’aborto - rimane.