San Vittore
Alla pietà di sant’Ambrogio verso i martiri si deve buona parte della popolarità del culto di san Vittore (†303), una delle più belle figure ad aver testimoniato Cristo durante la Grande Persecuzione, fino al dono della vita. Dalla particolare diffusione del suo culto a Milano e dintorni deriva il detto: Ubi Victor, ibi ambrosiana Ecclesia
Santa Rosa Venerini
Fondatrice delle Maestre Pie, si preoccupò di dare alle ragazze una buona istruzione, unita all’insegnamento delle verità di fede e di morale. Un giorno Clemente XI in persona assistette alle lezioni in una sua scuola romana e, alla fine, le disse: "Voi fate quello che noi non possiamo fare, noi vi ringraziamo molto perché con queste scuole santificherete Roma”
San Domenico Savio
Così esponeva i suoi propositi per la Prima Comunione: «Mi confesserò molto sovente e farò la Comunione tutte le volte che il confessore me ne darà il permesso. Voglio santificare i giorni festivi. I miei amici saranno Gesù e Maria. La morte ma non peccati»
Sant’Angelo di Sicilia
Dopo la morte dei genitori, entrò nel monastero del Monte Carmelo, la cui spiritualità si ispirò fin dal principio all’esempio della Beata Vergine e del profeta Elia
Santi G. Houghton, R. Lawrence, A. Webster, R. Reynolds
Furono i primi a subire il martirio per aver rifiutato di prestare giuramento all’Atto di Supremazia del 1534, che dichiarò Enrico VIII capo supremo della Chiesa d’Inghilterra. Si tratta dei protomartiri certosini Giovanni Houghton, Roberto Lawrence e Agostino Webster e del monaco brigidino Riccardo Reynolds, tutti martirizzati il 4 maggio 1535 al famigerato patibolo di Tyburn, nei pressi dell'attuale Marble Arch
Santi Filippo e Giacomo il Minore
Sono ricordati con un’unica festa liturgica perché le loro reliquie, traslate rispettivamente da Ierapoli e Gerusalemme, furono deposte insieme nella Basilica dei Santi XII Apostoli a Roma
Sant’Atanasio
Cinque volte costretto all’esilio. Perseguitato da eretici e imperatori per la sua indomita difesa della fede cattolica e, in particolare, della divinità di Gesù Cristo, quando tutta la cristianità rischiava di farsi ariana. Non per nulla, venne chiamato «la colonna della Chiesa»
San Giuseppe Lavoratore
L’1 maggio 1955, Pio XII istituì la festa di «San Giuseppe artigiano» per aiutare i lavoratori a non perdere di vista il senso cristiano del lavoro, così pienamente incarnato nell’umile falegname di Nazareth e glorioso padre putativo di Gesù
San Pio V
Fu uno dei maggiori personaggi della Riforma cattolica, difese la retta fede dalle eresie e legò il suo nome alla battaglia di Lepanto. Promosse una riforma morale del clero e del popolo. Fu sempre paterno con i poveri e gli ammalati, e si preoccupò di favorire i servizi sanitari.
Santa Caterina da Siena
Compatrona d’Italia e d’Europa, corrispose così straordinariamente all’amore di Dio da ricevere innumerevoli grazie, tra cui le nozze mistiche con Gesù. Ebbe il dono della scienza infusa e scrisse una gran quantità di lettere alle maggiori personalità del ‘300, avvertendo che «niuno Stato si può conservare nella legge civile in stato di grazia senza la santa giustizia»
San Luigi Maria Grignion di Montfort
Fu autore di grandi testi di spiritualità come il Trattato della vera devozione alla Santa Vergine. E, due secoli dopo, san Pio X non solo raccomandò di leggere l'opera ma accordò per iscritto la Benedizione Apostolica “a tutti quelli che leggeranno questo Trattato”
Santa Zita
Patrona di Lucca, santa Zita (1218-1278) godeva di un ampio culto molto prima di essere canonizzata, tanto che già il contemporaneo Dante Alighieri la citava nella Divina Commedia. Per orientarsi nelle sue scelte quotidiane, si chiedeva: «Questo piace a Gesù? E questo gli dispiace?»