Sabato i funerali del papa, oggi la traslazione in basilica
Ascolta la versione audio dell'articolo
La prima riunione dei cardinali ha fissato la data delle esequie di Francesco, che oggi sarà portato in San Pietro per l'omaggio dei fedeli. Confermato il giubileo degli adolescenti, ma senza la canonizzazione di Carlo Acutis.

Nella prima riunione delle congregazioni generali dei cardinali è arrivata la decisione che si attendeva: i funerali di papa Francesco si svolgeranno sabato 26 aprile alle ore 10, sul sagrato della basilica di San Pietro. A celebrare la liturgia funebre sarà il cardinale decano Giovanni Battista Re.
Questa mattina alle 9 si svolgerà la traslazione della bara dalla cappella al piano terra di Santa Marta alla basilica vaticana, secondo quanto stabilito dalle modifiche imposte di recente dallo stesso Francesco all’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. Dopo la breve orazione pronunciata dal camerlengo Farrell, la processione si muoverà al canto dei salmi e delle litanie dei santi, passando attraverso l’arco delle Campane ed entrando infine in basilica dalla porta centrale, dove il corpo del pontefice sarà benedetto e incensato, e quindi esposto per tre giorni all’omaggio dei fedeli.
Ieri intanto sono state diffuse le immagini del rito della constatazione della morte e della deposizione del pontefice, avvenuto alle 20 di lunedì, il giorno stesso del decesso. Nel video e nelle foto si vede la salma di Francesco rivestita della casula rossa (il colore del lutto papale), con il pallio e la mitra bianca, con un rosario tra le mani. In primo piano il fedele segretario argentino don Juan Cruz Villalón, da lui stesso ordinato nel 2011, che in questo ultimo periodo aveva assunto grande influenza. Tra le prime autorità a rendere omaggio al pontefice defunto nella cappella di Santa Marta il capo dello Stato Sergio Mattarella e il presidente del Senato Ignazio La Russa, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il rabbino capo Riccardo Di Segni.
Nell’Aula nuova del Sinodo erano presenti una sessantina di cardinali per la prima riunione delle congregazioni generali, guidata dal decano Giovanni Battista Re e aperta dalla preghiera dell’Adsumus, invocazione allo Spirito Santo attribuita a Sant’Isidoro di Siviglia. Il camerlengo ha letto il testamento del Papa mentre i cardinali hanno prestato il giuramento previsto dalla Universi Dominici Gregis (n. 12) che li vincola a «di osservare esattamente e fedelmente tutte le norme» in essa contenute e «mantenere scrupolosamente il segreto su tutto ciò che in qualsiasi modo abbia attinenza con l'elezione del Romano Pontefice, o che per sua natura, durante la vacanza della Sede Apostolica, postuli il medesimo segreto». Giuramento distinto da quello che gli elettori pronunceranno nella Cappella Sistina, e che dovrà essere ripetuto dai porporati che man mano si uniranno alle congregazioni nei prossimi giorni.
Sempre nella prima riunione il collegio cardinalizio «ha deciso di sospendere le Celebrazioni di beatificazione programmate, fino alla decisione del nuovo Romano Pontefice», come del resto era prevedibile, trattandosi di atti propri del papa. Già lunedi era stata comunicata la sospensione della canonizzazione di Carlo Acutis, in programma per domenica 27 aprile nell’ambito del giubileo degli adolescenti. Giubileo che si svolgerà comunque, con le inevitabili variazioni del caso: oltre alla mancata canonizzazione, è annullata anche la festa al Circo Massimo per rispettare il lutto, mentre la Messa di domenica mattina sarà celebrata dal cardinale Parolin in suffragio del papa, come secondo giorno dei novendiali.
La seconda riunione delle congregazioni generali è prevista oggi pomeriggio, dal momento che di mattina si svolgerà la traslazione della salma. Sono stati sorteggiati i cardinali che assistono il camerlengo: Parolin per l’ordine dei cardinali vescovi, Rylko per l’ordine dei cardinali presbiteri e Baggio per i cardinali diaconi. Lo assisteranno per tre giorni, poi ne saranno sorteggiati altri tre. In piazza San Pietro prosegue la preghiera del Rosario che stasera sarà guidato dal cardinale Mauro Gambetti.
In 12 anni cancellata la Dottrina Sociale della Chiesa
Gli interventi sociali di papa Francesco sono stati indubbiamente molti, ma i criteri di giudizio sono stati evidentemente mondani, soprattutto perché sono venuti meno i presupposti filosofici e teologici della tradizione cattolica, il rapporto tra natura e soprannatura e tra ragione e fede.
- Il presunto "spirito" del Concilio, di Daniele Trabucco
- Sabato i funerali del papa, oggi la traslazione in basilica, di Nico Spuntoni
Un pontificato che ha incarnato il presunto "spirito" del Concilio
Il pensiero del teologo Romano Amerio costituisce una chiave ermeneutica per comprendere le implicazioni dottrinali, antropologiche e filosofiche di quanto espresso in questi anni da papa Francesco.
Fine di un pontificato all'insegna del "cambio di paradigma"
In dodici anni Francesco ha impresso alla Chiesa una decisa spinta verso l'autosecolarizzazione, che ha travolto la stessa figura papale ridotta a una voce fra tante nel dibattito sui temi del momento.
Sede vacante, le tappe dalla morte del papa al conclave
Prassi secolare e modifiche recenti regoleranno un periodo spiritualmente intenso per la Chiesa, scandito dalla preghiera di suffragio per il pontefice defunto e dall'elezione del successore. Che potrebbe arrivare all'inizio di maggio.
Oggi prima riunione dei cardinali, è già dopo-Francesco
Convocata per stamattina alle 9 la prima Congregazione generale, aperta anche ai cardinali ultraottuagenari: si decide la data del funerale, probabilmente sabato 26, e l'inizio del Conclave, che deve essere tra il 5 e il 10 maggio.
- Primi riti funebri e il Testamento
- Cosa succede ora, di Stefano Chiappalone
- Fine del pontificato del "cambio di paradigma", di Luisella Scrosati