Quel giorno che Manzoni assistette a un omicidio
L’assalto ai forni è descritto magistralmente da Alessandro Manzoni, capace di rappresentare gli istinti più bassi dell’uomo anche per via di un’esperienza personale.
La carestia è reale e la ferocia della massa non risparmia nessuno, né i poveri fornai, accusati di nascondere il pane, né il Vicario di provvisione, percepito erroneamente come il vero responsabile della situazione. Ora da lui si stanno dirigendo tutti i popolani per immolarlo come un capro espiatorio. Straordinaria è la capacità di Alessandro Manzoni di rappresentare la ferocia animalesca del popolo, assetata di sangue. L’uomo perde la sua individualità e il suo cuore, quando si fa prendere dall’istintività della moltitudine.
Da dove proviene questa capacità di rappresentare in maniera fedele i fatti? Sia dall’osservazione del cuore dell’uomo che dall’osservazione della realtà. Un giorno, infatti, Manzoni assistette ad un omicidio.
Il montanaro Renzo e i montanari di Dante
Nel suo romanzo, Manzoni descrive Renzo come un montanaro che s’inurba. Il parallelo con la Divina Commedia e le differenze.
Rovina e prestigio del Forno delle grucce
All’arrivo a Milano, Renzo pensa di essere giunto in una città dove stilla l’abbondanza. Ma presto si accorge della triste realtà...