Mio padre, nei lager per la resistenza contro i nazisti
Ho letto l'articolo di Leoni sui soldati italiani che non collaborarono con i nazisti. Uno di questi era mio padre, due anni in un lager. Grazie per aver ricordato questi fatti.
Caro direttore,
ho letto l'articolo di Alberto Leoni riguardante i soldati italiani che non collaborarono con i nazisti. Uno dei tanti è stato mio padre, preso dai tedeschi e bloccato per due anni dentro un lager, riempito di botte e percosse. Ridotto a pesare 35 kg.
Una resistenza al nazismo pagata totalmente di persona tenuto conto che poi non ha avuto nemmeno il riconoscimento della pensione ed insieme a lui tanti suoi amici ritornati distrutti dall'esperienza fatta, al contrario di tanti che non hanno abbracciato né armi né responsabilità militari e che poi hanno surrettiziamente goduto anche di gradi alti di pensione.
Importante rispolverare la storia di questi eroi.
Ci sono tante pubblicazioni interessanti che mi hanno permesso anche di risalire al lager in questione. Mi ricordo che accumulava il mensile della rivista relativo a questi soldati e alle loro storie - dal titolo "Noi dai lager" - che penso sia editata anche oggi.
Quante cancellazioni di fatti ed eventi sono avvenute nel tempo. Per fortuna che c'è qualcuno che vigila e passa informazioni non di regime.
Franco Ronca