Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Migrazioni
a cura di Anna Bono
Emigrazione illegale

Mediterraneo. Fermati in pochi giorni centinaia di emigranti clandestini

Diverse operazioni condotte in Tunisia, Libia e Algeria tra il 15 e il 20 settembre hanno portato all’intercettazione e all’arresto di 687 emigranti illegali diretti in Italia

Migrazioni 23_09_2020

Con quattro diverse operazioni il 20 settembre le autorità tunisine hanno intercettato e arrestato 74 emigranti irregolari diretti in Italia.  La prima operazione è stata effettuata dalla Guardia costiera di Mahdia che ha fermato 33 persone, tra le quali quattro donne e sei bambini, partite da diverse città: Sfax, Susa, Kairouan, Tataouine e dalla stessa Mahdia. I militari inoltre hanno sequestrato tre imbarcazioni e tre motori. La seconda operazione è stata condotta a nord di Sfax dalla Guardia nazionale di Jebeniana. Gli agenti hanno arrestato 13 persone provenienti da Gabes e Kasserine, sequestrato somme di denaro in valuta estera e un furgone usato per trasferire gli emigranti. Altre due operazioni hanno portato all’arresto dei passeggeri di due imbarcazioni. La Guardia nazionale di Monastir ha individuato e riportato a riva una imbarcazione con a bordo 11 persone di età compresa tra 15 e 44 anni. La Guardia costiera ha fermato 4 miglia nautiche a est dell’isola di Gerba e riportato in Tunisia un natante con a bordo 16 tunisini e un eritreo partito da Gerba la sera precedente e diretto in Italia. Nelle stesse ore la Guardia costiera libica ha fermato 128 emigranti illegali di diverse nazionalità africane e asiatiche imbarcatisi con destinazione l’Italia e li ha trasferiti presso il centro Tarik El-Sekka di Tripoli su disposizione del vicepresidente dell’Autorità libica per la lotta alla emigrazione clandestina, Mohamed Al-Khoja. Nei giorni precedenti anche le autorità algerine avevano compiuto con successo diverse missioni di contrasto all’emigrazione illegale. Tra il 15 e il 19 settembre, nel corso di 42 operazioni, la Guardia costiera ha arrestato 485 persone. Tutti gli emigranti sono stati trasferiti dei centri di detenzione allestiti dalle autorità algerine.