Malaria e Aids. Meno fondi, prevenzione e cure a causa del Covid
Nel 2019 la malaria ha ucciso 409.000 persone, l’Aids da 500.000 a 970.000. Si teme che a causa della pandemia nel 2020 il numero di ammalati e morti aumenti ulteriormente
Dal 2000 al 2019 hanno contratto la malaria 1,5 miliardi di persone. Almeno 7,6 milioni ne sono morte. Nel 2009 l’Unicef aveva incautamente dichiarato che la malattia aveva i giorni contati. Così non è stato. A distanza di 10 anni la malaria uccide ancora. Nel 2019 si sono ammalate 229 milioni di persone e i morti sono stati 409.000. Da due anni non si registrano progressi e si prevede che la situazione si aggravi perché la resistenza del plasmodio ai farmaci sta aumentando. Inoltre a causa del COVID-19 si riducono i fondi per combattere questa e altre malattie. Preoccupa in particolare la riduzione dell’accesso ai servizi salvavita per i sieropositivi all’Hiv. In particolare l’Unicef lancia l’allarme per i bambini e gli adolescenti colpiti da Hiv-Aids che sono la parte della popolazione alla quale sono destinati meno interventi di prevenzione e cura. Secondo dati recenti, in un terzo dei 29 paesi prioritari per l’Hiv i servizi per i minori sono diminuiti del 10 per cento. Tra aprile e maggio, durrante i lockdown parziali o totali, le cure pediatriche contro l’Hiv e i test della carica virale per i bambini in alcuni stati sono diminuiti dal 50 al 70 per cento e gli inizi di nuove cure del 25-50 per cento. Alla fine del 2019 i minori sieropositivi erano 2,8 milioni. Durante l’anno aveva contratto il virus un bambino o un giovane di età inferiore a 20 anni ogni 100 secondi, in media 880 al giorno, per un totale di oltre 320.000: 150.000 bambini di età compresa tra 0 e 9 anni e 170.000 di età da 10 a 19 anni, fascia d’età nella quale si rileva una sproporzione netta tra maschi e femmine con 130.000 ragazze colpite. I decessi nel 2019 sono stati 113.000: 79.000 nella prima fascia d’età e 34.000 nella seconda. Complessivamente i sieropositivi all’Hiv nel 2019 erano 38 milioni, da 1,7 a 2,2 milioni dei quali contagiati durante l’anno. I morti accertati nel 2019 sono stati da 500.000 a 970.000.