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ALFIE EVANS

L'udienza di oggi, il giudice e la lettera dell'ospedale

Si terrà oggi alle 11:30 italiane l’udienza presso la Corte d'Appello di Londra richiesta dagli avvocati della famiglia di Alfie Evans. Intanto l'Alder Hay ha ristretto la possibilità delle visite ai parenti del bambino.
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Attualità 16_04_2018

Si terrà oggi alle 11:30 italiane l’udienza presso la Corte d'Appello di Londra richiesta dagli avvocati della famiglia di Alfie Evans, dopo che il tribunale ha trasferito la custodia del piccolo all’ospedale. Da giovedì sera, infatti, in seguito al tentativo di portare Alfie in un altro ospedale, l’Alder Hay di Liverpool è presidiato dalla polizia. La famiglia è stata forzata a rimanere presso la struttura in forza di un provvedimento giudiziario. Peccato che tale provvedimento sia arrivato ben 6 ore dopo l'intervento delle forze dell'ordine, chiamate dall'ospedale quando ancora sprovvisto del permesso del giudice.  

Inoltre sabato scorso la famiglia ha ricevuto una lettera dall’amministrazione dell’Alder Hay che affermava che «vista la serietà dei fatti avvenuti il 12 aprile del 2018, le visite saranno d’ora in poi ristrette a voi come genitori e ad altri due famigliari da voi nominati ed identificati». Thomas ha spiegato di essere l’ottavo di nove fratelli, mentre Kate è la seconda di quattro. Le loro famiglie passano le giornate in ospedale senza poter più vedere il loro nipote. Non solo, l'ospedale, con la scusa che il bambino è in una condizione critica, ha vietato ai genitori di dormire nella camera di Alfie, «come invece abbiamo sempre fatto fino ad ora», continua il padre. La lettera dell’ospedale si conclude così: «Se non agirete secondo queste disposizioni e continuerete a tenere un comportamento che noi riteniamo inaccettabile, non avremo altra scelta se non quella di rivedere nuovamente il piano delle visite». 

Ironico, visto che, come ha dichiarato sempre Thomas durante la conferenza stampa del 13 aprile davanti all’Arder Hey, «in un video che mi è stato inviato la scorsa notte c’era un’infermiera che si è addormentata accanto a lui! Si addormentano vicino a lui e affermano che è uno dei pazienti più critici! Forse l’Alder Hey vuole che lo pubblichi? Questa è negligenza. Ho le prove di altri abusi». «Spero», aveva continuato, «che tutti possano vedere ora cosa sta accadendo qui», ovvero, che per bloccare i genitori intenti nel trasferimento di Alfie, giovedì sera, «l'ospedale ha mentito alla polizia, al capo della polizia».

A maggior ragione, la difesa domani punterà sul fatto che ogni cittadino europeo, secondo i trattati dell’Ue, ha il diritto alla libertà di movimento (di trasferirsi in qualsiasi ospedale dell'Unione). Purtroppo, però, il giudice della Corte d’appello di Londra, Eleanor King, è la stessa donna che l’11 aprile del 2017 diede il permesso all'Ormond Street Hospital (GOSH) di rimuovere la ventilazione e la nutrizione a Charlie Gard e che confermò la decisione dell’Alta Corte di Londra del 20 febbraio 2018 di rimuovere i sostegni vitali anche ad Alfie.

Fra le decisioni di King che hanno fatto più scalpore c'è quella dell’agosto 2013 sul caso di un 36enne disabile mentale di Midlans. Dopo che alcuni "esperti" dissero che l’uomo era incapace di usare la contraccezione con la sua fidanzata da cui aveva già avuto un figlio nel 2010, il giudice King, credendo al fatto che un altro figlio avrebbe «messo in pericolo la sua salute mentale», ordinò che fosse sottoposto a vasectomia. 

È chiaro che la probabilità per la difesa di Alfie di ribaltare tutti i verdetti precedenti è molto bassa. A meno del miracolo che migliaia di persone stanno domandando.