L'interventismo di Fernández per "blindare" la Madonna
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La Nota sui titoli mariani viene a coronare una pioggia di interventi in poco più di un anno e non solo nei pochi casi critici o con esito negativo. Da quando c'è il prefetto argentino, Maria è sotto la lente dell'ex Sant'Uffizio.
Da quando Victor Manuel Fernández è arrivato a Roma, al crepuscolo del pontificato di Francesco, il Dicastero per la Dottrina della Fede da lui guidato si è occupato con intensità senza precedenti di mariofanie vere o presunte, anzi solo presunte perché al di là non è lecito spingersi e non solo de facto (essendo comunque la dichiarazione di soprannaturalità un caso raro) ma anche de iure stando alle nuove Norme in materia, emanate il 17 maggio 2024. Dopodiché l’occhio del Dicastero si è posato su una dozzina di località in tutto il mondo e altrettante «esperienze spirituali» e non solo per i due casi negativi di Trevignano Romano, della Santa Montagna di Porto Rico (con giudizio di constat de non supernaturalitate) e in quello non esente da criticità del Monte Sant’Onofrio ad Agnone (dove il prae oculis habeatur comunque non esclude un futuro possibile nihil obstat).
La Nota dottrinale Mater populi fidelis pubblicata ieri, 4 novembre, viene a “coronare” una pioggia di nihil obstat caduta nel giro di un anno, partendo dalla devozione a Maria Rosa Mistica nel santuario bresciano di Fontanelle di Montichiari (5 luglio 2024) fino alla località slovacca di Litmanová, sul monte Zvir (4 luglio 2025). Nello stesso giorno di Montichiari anche il nihil obstat per il santuario calabrese della Madonna dello Scoglio in Santa Domenica di Placanica. Nel mezzo c’è anche un comunicato stampa sulla devozione a Nostra Signora di tutti i popoli, datato 11 luglio 2024, che attribuisce all’allora Congregazione per la Dottrina della Fede un definitivo constat de non supernaturalitate espresso nel 1974, che in realtà sarebbe stato un sospensivo non constat de supernaturalitate (in sintesi: non consta per ora, ma potrebbe constare in futuro). Quindi riprendono i nihil obstat: il 15 luglio per l’esperienza spirituale di Gioacchino Genovese nel comasco, a Maccio di Villa Guardia, e il 22 agosto, contemporaneamente, per la devozione all’Addolorata a Chandavila, in Spagna (presunte apparizioni del 1945), e per la devozione a Nostra Signora della Misericordia a Pellevoisin, in Francia, a seguito delle visioni e della guarigione di Estelle Faguette nel 1876. Nel frattempo, il 1° agosto 2024 Fernández si fa latore dell’apprezzamento e della benedizione papale per il santuario della Madonna della Salute a Vailankanni, in India.
Il 19 settembre 2024 arriva l’attesissimo nihil obstat per Medjugorje, tramite un’ampia Nota del Dicastero (non una “semplice” lettera al vescovo come in gran parte dei casi) e una conferenza stampa di presentazione, puntualizzando che «i fedeli possono ricevere uno stimolo positivo per la loro vita cristiana in questa proposta spirituale, e si autorizza pure il culto pubblico, perché ad ogni modo in mezzo ad essa (non a causa dei presunti fenomeni soprannaturali) si sono verificati molti frutti positivi e non si avverte il pericolo che si siano ampiamente diffusi nel Popolo di Dio effetti negativi o rischiosi». Simili modo la parabola si conclude, almeno per ora, con la lettera all’arcivescovo di Prešov sull’esperienza spirituale sul monte Zvir, in Slovacchia, dove il nihil obstat «sebbene non implichi il riconoscimento dell’autenticità soprannaturale delle presunte apparizioni, consente comunque di approvare il culto pubblico e di comunicare ai fedeli che, se vogliono, possono accostarsi senza rischi a questa proposta spirituale».
Un interventismo non da poco e senza precedenti per cui anche laddove non vi siano criticità, il cardinale Fernández sembra voler “blindare” le località mariane nel momento stesso in cui conferma il nulla osta. Via libera al culto e alla devozione (il che, a onor del vero, ha anche innescato un rinnovato interesse e un aumento dei pellegrinaggi, per esempio a Montichiari), ma sempre accompagnato dalla raccomandazione implicita o esplicita di non parlare di soprannaturalità dei fenomeni in questione. E che i frutti positivi di una determinata «esperienza spirituale» si riscontrano «in mezzo ad essa (non a causa dei presunti fenomeni soprannaturali)»: la precisazione su Medjugorje sintetizza alla perfezione la mens delle nuove norme. E anche in caso di via libera, con precisazioni e chiarimenti, tante volte qualcuno prendesse Maria troppo sul serio, tanto da scambiarla per... Corredentrice!
Parafrasando un celebre adagio: se la Madonna non va da Fernández, è Fernández che va dalla Madonna. Per avvisare i fedeli che la preghino pure, purché non si dica troppo in giro che è apparsa.
Nota su Medjugorje, contraddizioni e voglia di controllo
Il nihil obstat del Vaticano all'«esperienza spirituale» di Medjugorje cambia ben poco per i pellegrini, ma da ora i messaggi passeranno al vaglio dell'inviato del Papa. C'è forse preoccupazione per gli annunciati segreti? E come si concilia il rifiuto di stabilire la soprannaturalità con la stabilita autenticità delle prime sette apparizioni?
- Per Fernandez la parrocchia viene prima della Madonna, di Tommaso Scandroglio
Signora di tutti i Popoli: no alle apparizioni, sì al culto
Le presunte apparizioni di Amsterdam, approvate dal vescovo nel 2002, non sono riconosciute dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, né lo sono i messaggi. È però consentita la venerazione pubblica, ossia divulgare il titolo di Signora di tutti i Popoli, l'immagine e la preghiera (modificata). Questa l’essenza del chiarimento emanato dalla Diocesi di Haarlem in accordo con la CDF, al termine di un caso sorto la scorsa estate.
Signora di tutti i Popoli, il giallo continua
La Famiglia di Maria informa in una nota online di aver ricevuto una comunicazione secondo cui la Congregazione per la Dottrina della Fede giudica ancora valido un documento del 1974 che proibisce la venerazione pubblica della «Signora di tutti popoli». Ferma restando l’obbedienza, è una decisione anomala, perché contraddice i permessi già accordati dalla stessa CDF dagli anni Ottanta in poi.
Signora di tutti i Popoli, la ricostruzione fuorviante di Fernández
Nelle nuove Norme per accertare fenomeni soprannaturali, il prefetto del Ddf ricostruisce il caso delle presunte apparizioni di Amsterdam, oggi non riconosciute, parlando di un giudizio negativo definitivo fin dal 1956. Ma così non è.
Stretta sulle apparizioni: solo il Papa decide se un evento è soprannaturale
Nelle nuove norme presentate dal prefetto Fernández, c'è un maggiore accentramento su Roma del potere decisionale sull'autenticità delle presunte apparizioni. I vescovi potranno solo regolare culto e pastorale sulla base di sei criteri più o meno stringenti.
Apparizioni mariane, nuove norme per negare il soprannaturale
Nel documento targato Fernández sei criteri per accertare tutto, ma guai ad avallare l'eventuale soprannaturalità di fenomeni e apparizioni. Al massimo un nihil obstat, per la serie "male non fa...".
- Stretta sulle apparizioni: solo il Papa decide se un evento è soprannaturale, di Nico Spuntoni
- VIDEO: Il bavaglio anche alla Madonna, di Riccardo Cascioli
Apparizioni, il paradigma Fernández slega fede e ragione
Nelle nuove Norme sulle apparizioni «cambia chi giudica, cosa giudica e come giudica». Si distorce il ruolo dei veggenti e quello di Maria, nonché la funzione dei segni. Un approccio fideista, contrario a quello della Chiesa di sempre. Dal videoincontro con Manetti e Scrosati.
Apparizioni e miracoli, Fernández distorce Benedetto XVI
Il punto nevralgico delle nuove norme del DDF è l’art. 22 §2, che limita il ruolo del vescovo all’aspetto pastorale in casi di presunte apparizioni. I motivi di questo approccio emergono nella premessa, dove l’attuale prefetto distorce Ratzinger, il cui pensiero è all’opposto di quello di “Tucho”.
La demitizzazione dietro la "svolta" sulle apparizioni
Le recenti norme che rifiutano di esprimersi sulla soprannaturalità non arrivano di punto in bianco. I percorsi che hanno fatto da battistrada partono dalla teologia della demitizzazione di matrice protestante, che ha l'intento di razionalizzare la fede, eliminando dai racconti evangelici il miracolismo.
Dal Vaticano ok a Medjugorje ma non si parli di soprannaturale
Dalla Santa Sede arriva il nulla osta per l'"esperienza spirituale" in corso da 43 anni in Erzegovina. Valutazione positiva sui frutti e sui pellegrinaggi, ma con l'invito a non incontrare i veggenti.
- Fernández "corregge" il Papa sulle religioni, Borgo Pio

