La notte dell’Innominato e di Lucia
Lucia non può prender sonno e, in modo simmetrico, anche l’Innominato non riesce a dormire, immerso in un autentico combattimento spirituale.
Lucia viene accompagnata in uno dei luoghi più ospitali del castello. Si rifiuta di mangiare, non può prender sonno, immersa in tutti quei pensieri che la torbida giornata le ha suscitato.
In maniera pressoché simmetrica è costruito l’episodio della notte dell’Innominato che desidererebbe dormire, ma non riesce, e che si è trincerato in camera, come per difendersi «contro una squadra di nemici». Contro chi sta combattendo quel ribaldo? Contro una donna indifesa? Contro una compassione che gli è risorta nel cuore e che non gli permette più di essere uomo? Ma che idea ha l’Innominato dell’uomo? Ha mai conosciuto che cosa sia davvero un uomo?
Vediamo allora la notte che trascorrono Lucia e l’Innominato.
L’inizio della conversione dell’Innominato
Il male, compiuto per diversi anni, reca all’Innominato una sorta di fastidio fisico. Manzoni ci presenta le tappe della conversione dell’antico ribaldo.
Il castello dell’Innominato è un luogo infernale
La dimora dell’Innominato è un luogo terribile, specchio della sua persona.
Quando l’Innominato era il Conte del Sagrato
Dal Fermo e Lucia ai Promessi sposi: le differenze tra il Conte del Sagrato e l’Innominato.
Entra in scena l’Innominato, parente di Manzoni
Il personaggio dell’Innominato entra in scena a metà del capitolo XIX del capolavoro di Alessandro Manzoni. E la sua conversione è il perno della vicenda.