La conversione di Lodovico e il pane del perdono
Chi era Lodovico prima di diventare fra Cristoforo? Scopriamo come avvenne la sua conversione.
La conversione è presente in tutte le opere di Alessandro Manzoni, già nelle tragedie (Adelchi e Il Conte di Carmagnola) e ne Il 5 maggio, ove il protagonista si converte sempre in punto di morte, come il buon ladrone (san Disma) nel Vangelo.
La fede abbracciata anche in punto di morte apre le porte del Regno dei Cieli, ma non permette alla persona di sperimentare già in vita il centuplo quaggiù, se non alla fine della vita. Quindi, se da una parte l’eternità è per tutti coloro che si facciano abbracciare dall’infinita misericordia di Dio, dall’altra la possibilità di sperimentare una vita più piena, più lieta, pervasa dalla speranza, appartiene a quanti abbiano affrontato nell’esistenza il cammino della fede. Così, è un peccato arrivare a dire con l’Adelchi: «Gran segreto è la vita e nol comprende che l’ora estrema». È un peccato arrivare a riconoscere la luce del Cristo solo alla fine, quanto più bello sarebbe stato vivere sempre in Sua compagnia!
Ne I promessi sposi incontriamo ben due personaggi convertitisi non in punto di morte, fra Cristoforo e l’Innominato. Chi era Lodovico prima di diventare fra Cristoforo? Come si convertì?
Ma è davvero esistito fra Cristoforo?
Il sacerdote e personaggio de I promessi sposi è frutto solo della fantasia del Manzoni o lo scrittore si è ispirato a una persona reale? Scopriamolo
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