In Africa la malaria uccide più del Covid-19
Ogni anno centinaia di migliaia di africani, in gran parte bambini, muoiono di malaria. Un vaccino sta dando buoni risultati, ma si temono le conseguenze di parassiti mutanti e resistenti ai farmaci
Nel 2019 nel mondo si sono registrati almeno 229 milioni casi di malaria e 409.000 morti. Il 94 per cento sia dei casi (oltre 215 milioni) che dei morti (384.000) si è verificato in Africa. Durante una sessione dell’Oms dedicata alla pandemia di Covid-19, svoltasi il 30 novembre 2020, il direttore del programma malaria dell’Oms Pedro Alonso aveva dichiarato: “nel 2020, in seguito alla sospensione del programma per combattere la malattia trasmessa dalle zanzare a causa della pandemia, i morti di malaria in Africa possono essere stati da 20.000 a 100.000 in più rispetto al 2019, in gran parte bambini. È molto probabile che la mortalità della malaria superi quella del Covid”. Alonso aveva ragione perché dall’inizio della pandemia in Africa di Covid-19 sono morte 195.241 persone. L’Oms ha rilevato, ad esempio, 11,6 milioni di casi di malaria in donne incinte e 822.000 bambini nati sottopeso per conseguenza. Tra i bambini che si sono presentati in ospedali e altri presidi sanitari con la febbre, il 31 per cento non è stato sottoposto al test della malaria, contrariamente alle raccomandazioni dell’Oms di testare tutti i casi di febbre nelle regioni in cui la malattia è endemica. Nuovi problemi si profilano dovuti al fatto che si riscontra una crescente resistenza delle zanzare agli insetticidi e del parassita della malattia ad alcuni farmaci. Mutazioni genetiche del parassita della malaria sono state riscontrate di recente nel Corno d’Africa che inoltre è stato invaso dalla Anophele stephensi, un vettore urbano della malattia, cosa che potrebbe provocare delle epidemie devastanti nei centri urbani. In uno scenario così preoccupante, l’unica nota positiva sono i buoni risultati della sperimentazione di un vaccino, l’RTS,S. somministrato a più di 740.000 bambini in Ghana, Malawi e Kenya per 18 mesi. Una verifica a campione ha rivelato un calo di contagi e decessi del 70 per cento circa. Si pensa che campagne di vaccinazione all’approssimarsi della stagione delle piogge potrebbero salvare molte vite.