Navarro Valls: i miei 21 anni con Papa Wojtyla
"La politica o è riempita e motivata da una sana e solida visione dell’uomo o diventa un guscio vuoto e scomodo. O peggio ancora: una dittatura. Giovanni Paolo II aveva un’ “arma” unica in quegli anni prima della caduta del muro: predicare e insistere ancora sulla dignità trascendente della persona umana che ha il diritto di conformare il proprio futuro storico"
Papa Francesco: grazie alla Polonia per questo dono
Giovanni Paolo II, afferma Papa Francesco, è stato «un dono» della Polonia alla Chiesa e al mondo. Prima del suo pontificato il processo di secolarizzazione pareva inarrestabile e la religione pareva destinata all'estinzione. Con Giovanni Paolo II si è verificato quel "ritorno di Dio" (come lo chiama il sociologo Rodney Stark) che nessuno si aspettava.
George Weigel, evangelizzare l'Europa
George Weigel, professore di teologia statunitense e biografo di Giovanni Paolo II, in questa intervista, parla della necessità di evangelizzare l'Europa nuovamente. Perché la fede, nel Vecchio Continente, è stata completamente dimenticata.
Giovanni Paolo II, un ponte tra Cristo e il nostro cuore
Domenica 27 aprile papa Wojtyla verrà canonizzato insieme a Giovanni XXIII, un'occasione per riflettere sulla straordinaria eredità di questo pontificato. Ha parlato all'uomo nella concretezza della sua quotidianità.
Don Divo Barsotti, il disagio per i nuovi teologi
Il 25 aprile di 100 anni fa nasceva il fondatore della Comunità dei Figli di Dio, morto nel 2006. Non nascose mai il suo rapporto sofferto con il Vaticano II, sopratutto quando, dal Concilio, ci si incamminava nel post-concilio.
La tentazione di cercare la felicità tra i morti
Anche noi «nel nostro cammino quotidiano, abbiamo bisogno di sentirci dire: “Perché stai cercando tra i morti colui che è vivo?”». «Cercare tra i morti» significa cercare la verità e la felicità fra le cose passeggere e transitorie della mondanità.
Ritorno in Galilea, ritorno all'origine
Dalla Veglia Pasquale alla Messa del giorno di Pasqua, celebrata senza omelia e cui ha fatto subito seguito il messaggio «urbi et orbi», Papa Francesco ha invitato a ritrovare nel cuore la «gioia buona e mite» dell’incontro con Gesù.
Le sofferenze presenti e la gloria futura
Per la cultura moderna la vita è un cammino verso il benessere, il potere, il piacere e il divertimento; per noi cristiani è un cammino verso Dio, anche con sofferenze e rinunzie, ma verso Dio.
Venerdì Santo, il mistero di Giuda
San Pietro, il predicatore della Casa Pontificia padre Raniero Cantalamessa ha offerto un’impressionante riflessione sulla figura di Giuda. «Non era nato traditore e non lo era al momento di essere scelto da Gesù; lo divenne».
La gioia del sacerdote: povertà, fedeltà, obbedienza
Giovedì Santo, Papa Francesco ha parlato del sacerdozio, insistendo sulla "gioia sacerdotale". Una gioia che "unge", perché "penetrata nell'intimo del nostro cuore", che è "incorruttibile" ed è "missionaria".
La gioia del prete? Povertà, fedeltà, obbedienza
L'eredità che ci lascia Gesù è «essere servitori gli uni degli altri». Lo ha detto il Papa nell'omelia della Messa in coena Domini. Al mattino alla Messa crismale si è invece soffermato sulla figura del sacerdote, chiamato a una gioia incorruttibile e missionaria.
Pasqua. La Resurrezione non è una fiaba
La morte e resurrezione di Cristo sono la risposta al più difficile dei nostri quesiti. La sofferenza degli innocenti non è l'ultima parola di Dio e non è inutile: ogni passione prepara una resurrezione. "Gesù ci chiama a seguirlo".