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UCRAINA

Dietro la "guerra del grano" la nuova strategia della Germania

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Da alleato riluttante la Germania si è trasformata nel principale sponsor dell'Ucraina. Ma il vero scopo è il controllo dell'Unione Europea e il cambio di governo in Polonia, che tra un mese va al voto. E Kiev sta al gioco.

Esteri 26_09_2023
I ministri degli Esteri di Germania e Ucraina, Annalena Baerbock e Dmytro Kuleba

Nel pieno svolgimento della guerra del grano dell’Ucraina con i Paesi confinanti della UE, prima di tutto con la Polonia, un pubblicista ucraino ha lanciato un’idea: i principali alleati dell'Ucraina nella UE dovrebbero essere la Germania e la Francia, non la Polonia. Le sue parole rispecchiano le mosse dei governanti ucraini nelle ultime settimane.

«Se tutti i paesi si comportassero come la Germania, l'esercito russo avrebbe già occupato Kiev». Queste erano le parole del politico tedesco Friedrich Merz, più di un anno fa. In quel periodo l'ambasciatore ucraino in Germania, Andriy Melnyk, si lamentava del fatto che «dopo 100 giorni di guerra, non un solo pezzo di equipaggiamento pesante è stato consegnato all'Ucraina dalla Germania». Ma come si vede, in politica un anno a volte è un’eternità: le relazioni di Kiev con Berlino sono cambiate radicalmente. Ed è un cambiamento di rotta radicale e consapevole, non un incidente di percorso o una disputa commerciale sui cereali.

Vale la pena ricordare qualche fatto significativo che mostra il nuovo corso della Germania verso l’Ucraina e il voltafaccia geopolitico da parte delle élite ucraine che puntano proprio sulla nuova alleanza con la Germania.  
L’offensiva diplomatica tedesca nei confronti dell’Ucraina è stata lanciata pochi giorni prima della scadenza dell’embargo della UE sul grano ucraino (15 settembre). A Kiev il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha promesso all'Ucraina soprattutto un ulteriore sostegno nel suo cammino verso la UE (l’Ucraina è un paese candidato da giugno 2022). Per ottobre è previsto un nuovo rapporto della Commissione europea sui progressi compiuti, forse il suo contenuto dipenderà in una certa misura dal livello di soddisfazione di Berlino nei confronti della politica di Kiev.

Tre giorni dopo la visita di Baerbock in Ucraina, il ministro della Difesa tedesco ha tenuto un discorso significativo presso l'Accademia federale per la politica di sicurezza. Boris Pistorius ha detto che è giunto il momento che la Germania diventi leader negli aiuti all’Ucraina: «Sostenere l'Ucraina è un segno chiaro e tangibile del nostro ruolo e responsabilità nel cambiamento dell'architettura di sicurezza europea e internazionale». Quattro giorni dopo, Pistorius ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti per l'Ucraina del valore di 400 milioni di euro.

Lunedì 18 settembre il ministro tedesco dell'Agricoltura e delle Politiche alimentari, Cem Ozdemir, ha dichiarato che la Commissione europea ha preso la «decisione giusta» di revocare il divieto e ha accusato i paesi dell'Europa orientale, compresa la Polonia, di «solidarietà incompleta» con l'Ucraina. «Quando vi fa comodo, siete solidali, e quando non vi va bene, non lo siete», ha detto il politico citato dal Financial Times. In risposta il capo della Commissione parlamentare polacca per gli affari esteri Radosław Fogiel ha detto: «Il ministro tedesco, rappresentante del Paese che bloccava gli aiuti finanziari all'Ucraina e le sanzioni contro la Russia, frenava gli alleati che volevano trasferire armi, è l'ultima persona che dovrebbe fare questo tipo di commenti, soprattutto commenti sulla Polonia». Ha ricordato che «è stato il primo ministro polacco a dover convincere il cancelliere tedesco a impegnarsi maggiormente ed è stata la Polonia a dover costruire una coalizione sui carri armati Leopard per costringere la Germania ad agire».

Le ultime mosse della Germania la riportano al grande gioco geopolitico. I tedeschi, criticati quasi da tutti durante il primo anno di guerra, ora possono diventare il principale mediatore tra Kiev e Mosca. Alla luce di ciò, non sorprende che la prossima grande conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina si terrà l’11 giugno 2024 a Berlino. Lo ha annunciato dopo il colloquio di Olaf Scholz con Zelensky a margine dell'Assemblea generale dell'ONU a New York.

Gli ucraini non criticano più pubblicamente Berlino, ma attaccano apertamente la Polonia. Recentemente Zelensky, parlando alla televisione del blocco dell'export del grano, ha detto: «Io, come presidente, devo difendere gli interessi dell'Ucraina. Da diversi mesi si calcolano le perdite economiche, che ammontano a centinaia di milioni. Solo l'Ucraina ha sofferto di questo blocco, nessun altro». Ha sottolineato che l'attuale decisione dell'Ucraina di citare in giudizio la Polonia davanti all'rganizzazione Mondiale del Commercio (OMC) mira a ottenere un risarcimento.

Ma c’è anche un altro aspetto della faccenda: da mesi i politici tedeschi criticano il governo polacco perché vogliono rovesciarlo, mobilitando tutte le forze in previsione delle elezioni in Polonia nel mese di ottobre. Come ha constatato il parlamentare polacco a Bruxelles Saryusz- Wolski «L'Ucraina si lascia usare da Berlino, Parigi e Bruxelles per cambiare il governo in Polonia e portare avanti il ​​progetto di un superstato dell'UE sotto l'egemonia franco-tedesca, che l'Ucraina ha deciso di sostenere ciecamente, non rendendosi conto che alla fine Germania e Francia torneranno alla collaborazione con la Russia tralasciando gli interessi dell’Ucraina e la abbandoneranno».

La Germania astutamente usa il conflitto in corso per ricattare l’Europa e l’Ucraina: «Amplieremo la UE, ma in cambio di riforme federali europee e dell'introduzione nei trattati europei del voto a maggioranza invece che all'unanimità». Questa è una trappola per la Polonia: se blocca questi cambiamenti dei trattati, sfavorevoli per la Polonia ma anche per altri Paesi, bloccherà il pacchetto di aiuti per l’Ucraina e il suo iter dell’adesione alla UE.
Kiev lo sa e per questo Zelensky attacca la Polonia. L'Ucraina sa che la Polonia potrebbe esitare sulla questione della riforma dei trattati della UE, ma non capisce che dietro c'è l'astuto gioco della Germania. Le autorità ucraine credono fermamente che la Germania permetterà loro di entrare in Europa. Ecco perché oggi vogliono fare ogni sorta di concessioni, soprattutto perché queste concessioni non vanno a loro spese, ma a spese di Paesi come la Polonia.

L’Ucraina per la seconda volta nella sua storia punta sull’alleanza con la Germania: per la prima volta lo fece con la Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale. Allora fu un grande errore geopolitico. La storia mostrerà quali saranno i risultati di questa nuova alleanza con Berlino.



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