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GLI EFFETTI DEL RICATTO

Così affonda la scuola (e l’Italia) dell’obbligo vaccinale

Migliaia di docenti e collaboratori tecnici, amministrativi e scolastici sono costretti a scegliere tra un vaccino sperimentale e il lavoro. Dietro di loro ci sono migliaia di famiglie, ma il ricatto del Governo Draghi procede tra l’indifferenza o il consenso dei più. Presto il personale mancherà, con gravi danni per la scuola e l’Italia. A cui resta una sola speranza.

Attualità 17_12_2021

Dal 15 dicembre 2021 è scattato l’obbligo vaccinale per tutto il personale della scuola. Una situazione drammatica che getta l’ennesima angosciosa ombra di oppressione sul nostro Paese. Eppure, è impressionante l'indifferenza generale, quando non addirittura il consenso, con cui tutto questo si sta realizzando.

Alcune migliaia di docenti, collaboratori tecnici, amministrativi e scolastici, spesso persone in servizio da decenni, con grande esperienza e dedizione al lavoro e all’educazione dei giovani, sono costretti con un infame ricatto a sottoporsi all’inoculazione di un siero sperimentale (che nonostante i massicci tentativi di insabbiamento, ogni giorno di più, manifesta la sua pericolosità con molteplici e spesso gravissimi effetti avversi), oppure sospesi dal servizio per sei mesi. E poi, chissà...

Migliaia di persone dietro le quali ci sono famiglie, figli, talvolta anziani o disabili che necessitano di cure, e che resteranno per mesi senza mezzi di sussistenza. Eh sì, perché difficilmente gli insegnanti - categoria notoriamente sottopagata - hanno grandi risparmi su cui contare. Come potranno attraversare questo deserto? Non si sa, ma a chi importa? Non certo ai vertici del Ministero dell’Istruzione, che si sono premurati di precisare che si tratta di sospensione dello stipendio e “di ogni altro compenso o emolumento comunque denominato”. Cioè: devono morire di fame. E l'assegno alimentare, previsto dalla Costituzione proprio in questi casi per evitare che un provvedimento di natura disciplinare possa tramutarsi in una tragedia familiare? Certo che no, hanno detto! La Costituzione? Ancora una volta, non pervenuta....

Molti si chiedono: perché proprio la scuola, settore che contava già un’altissima percentuale di vaccinati “volontari” e nel quale erano state attivate le disposizioni di sicurezza anti-Covid più efficaci e capillari? La risposta è semplice: perché è una delle pubbliche amministrazioni più numerose al mondo: oltre 1,2 milioni di dipendenti! La fedeltà del personale scolastico alla pratica vaccinale, volontaria o coatta che sia, garantisce l’inoculazione non solo della prima e seconda, ma anche della terza, quarta, quinta dose e via dicendo, per un numero enorme di persone. Un’occasione imperdibile! Poco ha a che fare con la sanità tutto questo, anche perché il vaccino, come stanno dimostrando i recenti dati dell’ISS sui contagi e i ricoveri, non copre granché (funzionicchia) e non garantisce certo l’immunizzazione, e proprio per questo - secondo i “luminari” della scienza che stanno sul ponte di comando - andrà ripetuto all’infinito... Big Pharma ringrazia.

Intanto la scuola affonda. I dirigenti si troveranno, a breve, privi di personale spesso adibito a funzioni “chiave” per il funzionamento quotidiano delle attività, e saranno costretti a mettere ulteriori toppe su un vestito già ampiamente e cronicamente logoro e stracciato. Se ci riusciranno. La scuola affonda, l’Italia intera affonda.

Quando i tanti, che ancora guardano con fiducia o addirittura entusiasmo la gestione liberticida e suicida del Governo Draghi, si accorgeranno di quello che davvero sta accadendo, forse sarà troppo tardi. Difficile, in questo momento, chiudere la riflessione con una parola umana di speranza. Anche perché questa parola, purtroppo, in questo momento fa venire in mente ben altro... Ci aiuti il Cielo. Solo da lì può venire la salvezza. È sempre stato così, ma ora è più evidente, e forse proprio in questa recuperata consapevolezza sta la nostra grande occasione.