Cessione della sovranità sanitaria all’Oms: un vademecum
La cessione della sovranità sanitaria all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha lo scopo di rendere lecite politiche sanitarie contrarie ai diritti umani, in caso di vere o presunte emergenze. Un vademecum per capire.
La questione della cessione della sovranità sanitaria all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è di grande attualità dopo la Bozza della stessa Oms del 27 marzo 2023. Utilizzando lo studio del professor Danilo Castellano in proposito [vedi qui] possiamo stilare un sintetico vademecum critico, in risposta a questa assurda e pericolosa pretesa.
1 – La sovranità consiste nel far corrispondere le azioni alle decisioni.
2 – La salute è la situazione di benessere psico-fisico di una persona.
3 – La sanità è l’insieme delle strutture con cui l’autorità politica difende la salute delle persone.
4 – La sanità è ordinata alla salute e non la salute alla sanità.
5 – La salute pubblica non esiste, esiste la salute individuale a cui provvede la sanità pubblica.
6 – Gli Stati non hanno poteri sulla salute ma solo doveri sulla sanità.
7 – Non godendo di alcuna sovranità sulla salute, essi non possono cederla.
8 – La sovranità sanitaria della comunità politica è irrinunciabile.
9 – La richiesta di cessione della sovranità sanitaria all’Oms ha lo scopo di rendere lecite politiche sanitarie contrarie ai diritti umani e agli stessi diritti costituzionali.
10 – Con tale eventuale cessione sarà più facile imporre politiche sanitarie, data la “credibilità” dell’Oms presso l’opinione pubblica.
11 – La cessione favorirebbe anche un maggiore potere scientifico sulle masse, perché più il potere è lontano e meno è controllabile e contestabile.
12 – Siccome il 65% del bilancio dell’Oms viene da privati, la cessione della sovranità sanitaria all’Oms confermerà il potere politico di soggetti privati.
13 – L’Oms eserciterebbe un potere chiaramente politico e, per esempio, in caso di pandemia, essa potrebbe limitare diritti costituzionali e i diritti verrebbero “concessi” alla luce di vere o presunte urgenze sanitarie.
(Stefano Fontana)