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JIHAD

Al Zawahiri ucciso dagli Usa. Ruolo ambiguo dei talebani

Il leader di Al Qaeda, Ayman al Zawahiri, è stato ucciso da un drone statunitense nella sua abitazione a Kabul. I talebani protestano ufficialmente. Ma potrebbe essere partita da alcuni di loro la soffiata per trovare il nascondiglio di un ospite "ingombrante" dell'Afghanistan.

- L'IDEOLOGO DEL TERRORE di Stefano Magni

Attualità 03_08_2022
Al Zawahiri

Il leader di al-Qaeda, Ayman al-Zawahri, il medico egiziano già vice di Osama bin Laden, è stato ucciso da un raid aereo statunitense in Afghanistan, il secondo effettuato dagli USA nel paese centroasiatico dopo il ritiro delle truppe Usa/Nato da Kabul (il primo nell’agosto del 2021 aveva colpito le basi dello Stato Islamico nel Khorasan ritenuto responsabile dell’attentato contro le truppe statunitensi dislocate all’aeroporto di Kabul per le operazioni di evacuazione).

Al-Zawahri sarebbe stato ucciso a Kabul, nel quartiere di Sherpur dove risiedono molti vertici talebani, con un missile lanciato da drone nel corso di un'operazione condotta dalla Cia. I talebani hanno condannato l'operazione, vietata dagli accordi di Doha. «Condanniamo con forza l'attacco che costituisce una chiara violazione dei principi internazionali e dell'accordo di Doha. Queste azioni sono contro gli interessi degli Stati Uniti, dell'Afghanistan e della regione», recita una nota dei talebani.

Vale però la pena ricordare che gli accordi di Doha tra Usa e talebani impegnano questi ultimi a non offrire asilo e basi ad al-Qaeda e ad altri gruppi terroristici. Al-Zawahri, una delle menti degli attacchi dell'11 settembre, aveva assunto il comando di al-Qaeda nel 2011 dopo l'uccisione di Osama bin Laden. Il raid sarebbe avvenuto sabato 30 luglio. Per Biden l'uccisione di al-Zawahri potrebbe avere un impatto positivo sulla sua popolarità, ai minimi storici per un presidente. Al-Zawahri era nella lista dei più ricercati dall'Fbi e sulla sua testa pendeva una taglia da 25 milioni di dollari. «Giustizia è fatta, questo leader terrorista non c'è più», ha detto Biden. «Miei concittadini americani – dice – sabato, su mio ordine, gli Stati Uniti hanno concluso un raid aereo a Kabul, nel quale è stato ucciso l'emiro di al Qaeda. Al-Zawahiri è stato il vice di Osama bin Laden al momento degli attacchi dell'11 settembre, era profondamente coinvolto nella pianificazione dell'11 settembre, uno dei maggiori responsabili per gli attacchi che hanno ucciso 2.977 persone sul suolo americano. Abbiamo reso chiaro che non importa quanto ci vuole, non importa dove vi nascondete, se siete una minaccia per il nostro popolo, gli Stati Uniti vi troveranno ed elimineranno».

Il presidente ha aggiunto che il raid «è stato attentamente pianificato e i rischi di colpire altri civili sono stati minimizzati in modo rigoroso e una settimana fa, dopo che mi è stato detto che le condizioni erano ottimali, ho dato l'approvazione finale. La missione è stata un successo, nessuno dei membri della sua famiglia è stato ferito e non ci sono state vittime tra i civili»Restano ovviamente da chiarire molti dettagli. L’identificazione e la localizzazione di al-Zawahiri a Kabul potrebbe essere stata effettuata grazie a ricognizioni satellitari o con l’impiego di droni, ma potrebbe anche essere il frutto di attività d’intelligence attuata a Kabul dalla rete di informatori che Washington continuerebbe ad avere in Afghanistan.

Non si può neppure escludere che qualcuno negli ambienti talebani abbia segnalato agli Stati Uniti la presenza di al-Zawahiri a Kabul per togliere di mezzo un ospite divenuto “ingombrate”, specie ora che il regime talebano cerca di dissociare la propria immagine dal sostegno al terrorismo jihadista e far dimenticare l’alleanza di ferro con al-Qaeda con l’obieettivo di favorire investimenti stranieri che aiutino lo sviluppo economico della nazione.

In tale contesto la Cina è certamente tra i paesi più interessati ad attuare interventi economici in Afghanistan, ma al tempo stesso non accetta legami con gruppi terroristici islamici, in particolare al-Qaeda che ha sempre sostenuto l’insurrezione jihadista tra le popolazioni uigure del Turkestan (Xinjiang) cinese. Prevedibile quindi la protesta talebana per il raid nel centro di Kabul, ma se non vi saranno ulteriori escalation della tensione tra Kabul e Washington si rafforzerà l’ipotesi che l’eliminazione di al-Zawahiri, specie se verrà confermato che non ci sono state altre vittime, non sia stata effettuata dagli Stati Uniti senza che i talebani ne fossero informati.

Del resto è già accaduto in passato che statunitensi e talebani collaborassero nelle operazioni contro lo Stato Islamico nel Khorasan, che ha le sue roccaforti nella provincia orientale di Nangarhar.