Padre Abdo Raad: l'odissea dei prigionieri libanesi in Siria
Durante la guerra civile sono scomparse decine di migliaia di persone, di cui più di 600 persone finite nell'inferno delle carceri siriane di Assad. Padre Abdo Raad, sacerdote libanese greco-melkita, giá presidente del Consiglio nazionale per i servizi sociali in Libano, si occupa da quindici anni della questione dei prigionieri. In questa intervista parla di una realtà poco conosciuta e della speranza dei famigliari per il loro rientro dopo la fine del regime e l'apertura delle prigioni.
Nell'inferno del Libano, con Elisa Gestri
Come si vive quotidianamente la guerra, dando una testimonianza diretta di chi abita in Libano. Questo Venerdì della Bussola, il direttore Riccardo Cascioli ne parla con Elisa Gestri, reporter italiana in Libano.
Prigioniere in casa, le suore di Beirut ostaggio degli sfollati
Ottocento persone entrate con la forza dopo che affiliati di Amal ed Hezbollah hanno forzato i cancelli della loro scuola. "Ospiti" armati e l'incubo di una occupazione forzata subito per due mesi da tre anziane religiose. Il racconto di suor Joséphine e del vicario apostolico César Essayan.
Scenari incerti per Israele dopo la morte di Sinwar
Appelli occidentali per indurre Tel Aviv a considerare l'uccisione del leader terrorista una vittoria sufficiente a fermare il conflitto. Ma nessuno può illudersi che la decapitazione di Hamas equivalga automaticamente al suo scioglimento.
Il presidente della Caritas in Libano racconta la sofferenza del suo popolo
La guerra «è un colpo fatale per il Libano, dopo l’esplosione al porto di Beirut del 4 agosto del 2020». Ora gli sfollati interni sono centinaia di migliaia e i morti più di 2300. Parla padre Michel Abboud, presidente della Caritas in Libano.
Israele spara sui caschi blu, l'impotenza della missione ONU
Le giustificazioni israeliane per l'attacco alle postazioni UNIFIL non placano l'ira internazionale, nel momento più teso tra Netanyahu e il Palazzo di Vetro. E la presenza dei peacekeeper delle Nazioni Unite appare vana e inutilmente pericolosa.
Israele prepara l'invasione del Libano, la Chiesa invita a digiuno e preghiera
Nel doppio anniversario del 7 ottobre, a un anno dall'attacco di Hamas a Israele, ma anche solennità della Beata Vergine del Rosario, il Patriarca di Gerusalemme Pizzaballa indice una giornata di preghiera, digiuno e penitenza per chiedere la pace. Intanto Netanyahu prepara l'invasione del Libano.
Israele, tutti i rischi di una guerra in Libano
Da un lato Israele punta a ricostituire una “zona cuscinetto” nel Libano meridionale per difendersi da Hezbollah; dall’altro l’apertura di un nuovo fronte potrebbe rivelarsi un boomerang a livello economico, politico e militare.
Israele-Hezbollah, il rischio di una "seconda Gaza"
Nuove incursioni israeliane in Libano, mentre le cancellerie guardano con preoccupazione all'allargamento delle ostilità. Netanyahu va avanti incurante delle pressioni Usa, che anzi ha tenuto all'oscuro delle operazioni "sensibili".
Libano, la strage dei cercapersone. Attacco a Hezbollah ed escalation
Un attacco informatico attribuito a (ma non rivendicato da) Israele, ha fatto esplodere, quasi simultaneamente, migliaia di cercapersone nelle tasche di membri di Hezbollah. Ora la guerra col Libano è più vicina.
Hezbollah e Israele, prova muscolare ma senza escalation (per ora)
A fronte del massiccio impiego di armi, il 25 agosto, da parte di Israele ed Hezbollah, i danni e le vittime sembrerebbero limitati per entrambi i belligeranti. L’impressione è che sia stata un’esibizione muscolare, in cui nessuno puntava all’escalation. Ma il fronte resta caldo.
Israele anticipa l'attacco di Hezbollah, non ci sarà una tregua
Improvviso attacco preventivo da parte dell’aviazione ebraica impedisce che i lanciamissili programmati dagli Hezbollah colpiscano degli obiettivi a Tel Aviv. Hamas fa fallire la trattativa per una tregua di 72 ore. Nel frattempo la Cisgiordania si sta infiammando, nell’indifferenza più assoluta del governo israeliano.