Gesù a testa in giù, l’ultima trovata del vescovo blasfemo
Hermann Glettler, vescovo di Innsbruck, ha fatto appendere un Crocifisso capovolto nella chiesa dell’ospedale: le braccia di Gesù fungeranno da lancette d’orologio. È l’ultimo eccesso di un presule dall’orientamento progressista (vedi posizioni sulla Comunione ai divorziati risposati e sul sacerdozio femminile), che crede di essere originale…
Preghiera eucaristica in crisi dopo la Riforma liturgica
Il dibattito della Bussola sulla riscoperta del Canone romano a Messa. Dopo Lugaresi interviene Barile: «Il problema è la crisi della preghiera eucaristica dopo la riforma liturgica. Le leggi ci sono, non la loro considerazione fino al disprezzo. Così il Canone romano è ormai sparito dalla memoria dei fedeli, in una svalutazione che parte con Lutero».
-I LETTORI SEGNALANO
“Il Canone, che piacevole scoperta”
Le segnalazioni dei lettori al dibattito #salviamoilcanone per ripristinare con regolarità la Preghiera eucaristica I nella Messa
Roger Mahony relatore, una scelta infelice
Il 22-24 marzo si terrà il Los Angeles Educational Religious Congress, che prevede tra i suoi relatori anche il cardinale iperprogressista Roger Mahony. La presenza del porporato, già sollevato nel 2013 dai suoi incarichi pubblici per aver coperto dei preti abusatori, ha generato una petizione di protesta con oltre 4.000 firmatari.
Elogio del "rubricismo"
Il "rubricismo", cioè il rispetto puntiglioso delle norme liturgiche, è stato per decenni considerato un insulto, ma di fronte alllo sfacelo odierno del "faccio come mi pare" è importante recuperare la correttezza nella celebrazione, che deve essere come dice la Chiesa cattolica.
Io potrei essere Pell e anche voi...(ma per fortuna)
La testimonianza del vaticanista: "Un'attività a contatto coi giovani, un'accusa palesemente infondata, una campagna d'odio. Anche io potrei fare la fine di Pell. Questa potrebbe essere la mia storia, o la vostra. Ma - direbbe Joan Baez - per fortuna...".
Peppe Diana, il sacerdote che si oppose ai Casalesi
Il 19 marzo di 25 anni fa veniva ucciso dalla camorra don Giuseppe Diana (1958-1994), che da parroco a Casal di Principe si era opposto a quella che chiamava «la dittatura» della malavita organizzata. In una sua denuncia pubblica sottolineò che la preghiera «è la fonte della nostra Speranza» ed esortò i confratelli a offrire «una testimonianza coraggiosa».
San Giuseppe, il giusto che seppe essere sposo e padre
La famiglia di Nazaret ha potuto essere tale grazie alla presenza silenziosa, orante e operosa di San Giuseppe, il quale ci insegna che essere sposo e padre in una famiglia vuol dire innanzitutto ascoltare e fare la volontà di Dio. Davanti al sovvertimento dell’ordine naturale cui assistiamo oggi, lo sposo di Maria e padre putativo di Gesù ci ricorda che un padre di famiglia deve essere un maestro di preghiera, crescendo i figli nella fede.
Il papa non va in Argentina, ma i suoi amici vanno da lui
Mentre i vescovi argentini tornano a estendere un invito a Papa Francesco a visitare finalmente il suo Paese natale, si susseguono le suggestioni sulle motivazioni che impediscono a Bergoglio di visitare l'Argentina. Che passano inevitabilmente dagli attriti con il presidente della Repubblica. Mentre i suoi amici "movimentisti" vanno spesso a Roma.
Udine, una scuola di Dottrina sociale chiesta dal basso
Si parla spesso di iniziative dal basso. Eccone una: sei associazioni e circoli culturali cattolici di Trieste, Udine e Pordenone si sono collegati tra loro e hanno chiesto all’Osservatorio Cardinale Van Thuân di realizzare la Scuola, fornire il progetto formativo, tenere le lezioni tramite i suoi esperti.
Quei ‘coccodrilli’ agiografici per il cardinale Danneels
La morte dell'arcivescovo belga Godfried Danneels è stata salutata dalla stampa cattolica progressista con articoli di grande lode. Non sorprendentemente, viste le posizioni moderniste di Danneels. Ci si dimentica però della situazione disastrosa in cui ha lasciato la Chiesa in Belgio, del coinvolgimento in un caso di copertura di abusi e dell'appartenenza alla cosiddetta “Mafia di San Gallo”.
Riscoprire il Canone per uno schock liturgico salutare
La Messa in latino proibita a Cremona e la mancata riforma della riforma. Eppure basterebbero piccoli schock liturgici per invertire la rotta e aiutare i fedeli a comprendere l'importanza del ritorno al sacro. Come ad esempio recitare frequentemente il Canone durante la Messa e non emarginarlo solo perché troppo lungo. Il suggerimento del professor Lugaresi e la campagna della Nuova BQ #riscopriamoilCanone.