Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Felice di Como a cura di Ermes Dovico
pesaro

Unione gay + benedizione: abbinata anti ordine naturale

Ascolta la versione audio dell'articolo

Coppia gay  dopo l'unione civile si farà benedire dal prete. Una violazione persino di Fiducia Supplicans, ma scontata nella prassi pastorale. Così la Cirinnà e Tucho non potevano che "sposarsi": due anime gemelle nate dalla medesima rivoluzione contro l’ordine naturale.

Editoriali 08_07_2024

Unione civile più benedizione. Siamo certi che la pratica prenderà sempre più piede. Siamo a Cartoceto in provincia di Pesaro e il 14 settembre prossimo il 34enne Hector Pautasso e Filippo Sanchi, di anni 37, si uniranno civilmente. I due sono convinti attivisti del movimento LGBT: oltre ad aver partecipato al Marche Pride ad Ancona, erano presenti anche ad un incontro sulla cosiddetta omofobia tenutosi a Fano il 17 maggio scorso.

Filippo Sanchi racconta al il Resto del Carlino: «L’evento fanese è stato qualcosa di storico perché per la prima volta c’era anche un sacerdote, il nostro amico e incaricato diocesano per la pastorale Lgbtqia+, don Giuseppe Cavoli». E poi aggiunge riferendosi al giorno in cui si uniranno civilmente: «Dopo la celebrazione in sala consiliare ci ritroveremo alla Locanda la Cerasa, dove tra parenti e amici saremo quasi 200. E durante la festa ci sarà un momento per noi importante e bellissimo: la benedizione religiosa di coppia che ci impartirà don Giuseppe Cavoli, autorizzata dal vescovo Andrea. Solo a pensarci ci assale l’emozione».

Sulla decisione di Don Cavoli di impartire questa benedizione, evitando scontati giochi di parole, articoliamo un paio di riflessioni. Monsignor Víctor Fernández, prefetto per il Dicastero per la Dottrina della Fede, ha scritto nero su bianco nella dichiarazione Fiducia supplicans, documento che legittima la benedizione di coppie gay e irregolari, che tali benedizioni si potevano impartire a patto che non mimassero la benedizione degli sposi e che non si creasse in alcun modo confusione tra questo tipo di benedizioni e il matrimonio.

Riportiamo il passaggio di FS che qui interessa: «Proprio per evitare qualsiasi forma di confusione o di scandalo […] questa benedizione mai verrà svolta contestualmente ai riti civili di unione e nemmeno in relazione a essi» (39). Lo sottolineiamo: la benedizione di una coppia omosex non deve essere svolta in relazione ai riti civili di unione. Benedire i signori Pautasso e Sanchi subito dopo che si saranno uniti civilmente e durante il loro ricevimento rientra appieno nell’ambito del divieto indicato da FS, perché tale benedizione è palesemente in relazione con l’unione civile appena conclusa.

Ma questo accade quando si accetta il principio che è "moralmente buono" benedire una coppia omosessuale. Se è lecito benedire questa relazione perché buona, non si comprende il motivo per vietare la benedizione quando è successiva ad una unione civile. Se è cosa buona benedire religiosamente una coppia gay, è altrettanto cosa buona l’unione civile di una coppia gay. E allora perché vietare una benedizione che si affianca a tale rito civile? Solo perché si creerebbe confusione con l’istituto del matrimonio? Ma se la relazione omosessuale è una relazione moralmente lecita perché i due non potrebbero anche sposarsi? Dunque questo divieto è irragionevole e come tale è caduto immediatamente nella prassi pastorale con tanto di benedizione – per rimanere in tema – del vescovo di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola Mons. Andrea Andreozzi.

Sospettiamo fortissimamente che questa fuga in avanti verso il baratro, come altre simili, sia stata precisamente prevista dagli estensori di FS e desiderata. Il giochino è sempre il solito: facciamo passare il principio X con mille paletti, certi che questi paletti presto cadranno perché antitetici al principio X. Fai cadere la prima tessera del domino e tutte le altre cadranno di conseguenza. Questa non è pastorale, ma strategia ideologica.

Seconda riflessione. Il caso di Pesaro potrebbe inaugurare un’accoppiata vincente sulla ruota arcobaleno: rito civile più rito religioso. Un po’ come si fa in quelle nazioni dove, a differenza dell’Italia, il matrimonio canonico non produce immediati effetti civili. Ecco dunque due momenti separati, ma identici nel celebrare la medesima unione. Prima davanti al sindaco e poi davanti a Dio (per essere giudicati). L’evoluzione, o meglio, l’involuzione porterà rapidamente ad invocare effetti concordatari di carattere civile anche per le benedizioni di coppie gay.

Infine è interessante sottolineare la continuità ideologica che esiste tra unioni civili e benedizioni di coppie gay. Entrambi hanno sferrato una ferita quasi letale al matrimonio. Infatti la legge Cirinnà ha elevato a rango matrimoniale le relazioni omosessuali in ambito civile, FS ha prodotto il medesimo effetto in ambito religioso. Scontato quindi che due iniziative così simili si intrecciassero, trovassero l’una nell’altra qualcosa di sé. Unione civile e benedizione gay – è proprio il caso di dirlo – non potevano che sposarsi, prima o poi, perché sono due anime gemelle nate nel seno della medesima rivoluzione contro l’ordine naturale.



Il sacrilegio

Il primo “matrimonio” cattogay, frutto di Fiducia Supplicans

Messe in scena nella chiesa di St. Vincent de Paul, a Chicago, le prime “nozze” omosessuali in salsa cattolica: protagonisti padre Joseph Williams e due lesbiche (una metodista). Una conseguenza inevitabile di Fiducia supplicans.

- Il dossier sullo strappo di Fernández e Francesco

NUOVI FALSI DIRITTI

Cirinnà a carte scoperte: «Ora le adozioni»

Nella consueta intervista a Repubblica la madrina della legge sulle Unioni civili gioca a carte scoperte con la tranquillità tipica di chi ormai è cosciente che non c’è più nessuno che potrebbe mettergli i bastoni tra le ruote: né politici, né uomini di cultura né tanto meno quelli che frequentano i sacri palazzi.

LA RESISTENZA

Benedizioni coppie gay, atti malvagi che il sacerdote deve negare

Benedire una coppia irregolare o omosessuale è un’azione intrinsecamente malvagia, com’è chiaro per la Bibbia e il Magistero. Se un vescovo comandasse le “benedizioni” di Fiducia supplicans, un sacerdote non dovrebbe obbedire, anche agendo con astuzia. Il card. Ambongo insegna.

Il punto

Le benedizioni sacerdotali hanno un significato pubblico

23_12_2023 Michael Pakaluk

Le benedizioni sono legate ai sacramenti. Dire che le benedizioni delle coppie omosessuali non vanno collegate al matrimonio, come fa Fiducia supplicans, è un diversivo. Le benedizioni hanno infatti un significato pubblico, indipendente dalle intenzioni soggettive. Da un articolo di The Catholic Thing.
- Ci avete tradito, di Tommaso Scandroglio
- Il DOSSIER sulle benedizioni

LA TROVATA DI BORDEYNE

Coppie gay, il preside del GPII inventa le benedizioni 1+1...

27_05_2021 Luisella Scrosati

Dopo il Responsum negativo della Congregazione per la Dottrina della fede, Philippe Bordeyne, neo-preside del rifondato Istituto Giovanni Paolo II, propone di benedire le coppie omosessuali, ma con «due preghiere personali di benedizione». Come già i teologi di Amoris Laetitia, Bordeyne travisa san Tommaso sulle applicazioni della legge naturale, manca di citarlo sull’universalità dei precetti negativi e trasforma il male in un “bene possibile”. Con l’obiettivo ulteriore di cambiare la dottrina sulla sessualità.
- CV GONFIATO, L'UNIVERSITÀ CACCIA IL CONSIGLIERE DEL NUOVO GPII, di N. Spuntoni

IL DOCUMENTO

Benedizione coppie gay, tutti gli inganni di Fiducia supplicans

Dottrina cambiata affermando il contrario, falsificazione del concetto di coppia, giochi di parole e formule ambigue, rifiuto del diritto naturale. Bussola e Osservatorio Van Thuan propongono una visione sintetica del documento vaticano che sta spaccando la Chiesa.
- DOSSIER: Lo strappo sulle benedizioni delle unioni gay

dicastero per la demolizione della fede

«Sì alla benedizione delle coppie gay». Il Papa accelera

19_12_2023 Luisella Scrosati

Con la dichiarazione Fiducia supplicans il card. Fernández (Dicastero per la Dottrina della Fede) benedice qualsiasi tipo di unione. Basta non predisporre appositi rituali e che non si confondano con il matrimonio: l'apparenza è salva, la dottrina no.
La posta di Tucho: la via dell'eresia è lastricata di dubiadi Tommaso Scandroglio

il libro

La diga rotta. Fiducia supplicans e la lobby arcobaleno

Un volume della TFP spiega come la controversa dichiarazione vaticana sulla benedizione alle coppie gay sia il punto di rottura dopo decenni di infiltrazioni omosessualiste volte a cambiare la prassi e la dottrina della Chiesa.

L'INTERVENTO

Müller: «Fiducia supplicans favorisce l'eresia»

19_02_2024 Luisella Scrosati

In un puntuale e duro articolo il cardinale tedesco demolisce la Dichiarazione che consente la benedizione delle coppie gay e rivendica il dovere di rifiutare tali benedizioni per amore della fede cattolica.

IL CASO

"Genitore" sui documenti? L'errore sta nella Cirinnà

Due donne, una madre biologica e l'altra adottiva di una bambina si vedono riconoscere sulla carta di identità il titolo di genitore. La decisione del giudice vìola il decreto Salvini, che rimarca la dicitura madre e padre, ma di fatto asseconda giustamente l'impossibilità di chiamare una delle due donne padre. Dove sta il corto circuito? Sta nella legge sulle unioni civili che ambiguamente, riconoscendo la stepchild adoption, apre un pertugio all'adozione proibita nel nostro ordinamento. 
- IL MATRICIDIO DELLA SINISTRA, di Andrea Zambrano

IL DIBATTITO

Priorità dei cattolici al voto: abolire Cirinnà e DAT

In vista delle elezioni, vari autorevoli commentatori de La Bussola si sono domandati quale sia il ruolo dei cattolici nella vita pubblica. Qui si nota come sia in corso un pesante attacco contro l'inizio e la fine della vita, dalle unioni civili alla legge sulle DAT. Sono queste le due leggi che vanno abolite.