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Il risorgimento secondo Biffi: lo Stato ignorò la nazione
150 ANNI DA PORTA PIA

Il risorgimento secondo Biffi: lo Stato ignorò la nazione

Con l'unità d'Italia iniziò a circolare l’idea che non è Dio, ma l’uomo, a fare le leggi del mondo e il sacro subì un’eclissi. L'errore, per il cardinale Giacomo Biffi, non fu la fine del potere temporale della Chiesa ma che l'eredità cattolica, vero collante della nazione italiana, non solo non fu considerata dai responsabili del nuovo Stato ma fu avversata.


Porta Pia: dopo 150 anni ancora irrisolto il nodo Chiesa-Stato
ANNIVERSARIO / LA PRESA DI ROMA

Porta Pia: dopo 150 anni ancora irrisolto il nodo Chiesa-Stato

Lo Stato che ha occupato Roma il 20 settembre 1870 è lo Stato liberale moderno che ha reciso i legami con il diritto naturale e con quello divino come fonti di legittimazione. Esso nasce da un atto di forza, quindi non ha legittimità, la quale è sempre un fatto morale: è legittimo ciò che rispetta l’ordine naturale e finalistico delle cose, è violenza illegittima ciò che non lo rispetta, avesse anche il suffragio della maggioranza. Una questione su cui anche la Chiesa evita di fare chiarezza.

ZUAVI PONTIFICI, AMMIRATI ANCHE DAI NEMICI di A. Cionci

IL RISORGIMENTO SECONDO BIFFI di A. Porfiri