Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Guido Maria Conforti a cura di Ermes Dovico
I colori della Visitazione: Pontormo, Raffaello e Tintoretto
arte sacra

I colori della Visitazione: Pontormo, Raffaello e Tintoretto

Innumerevoli artisti di ogni epoca si sono confrontati con l’episodio evangelico dell'incontro di Maria con la cugina Elisabetta: due donne e lo Spirito Santo che agisce in loro.


Tintoretto: la bellezza della resurrezione nella croce
IL BELLO DELLA LITURGIA

Tintoretto: la bellezza della resurrezione nella croce

La Crocifissione, conservata nella Scuola Grande di San Rocco a Venezia, fece dire allo scrittore americano Henry James che "in questo dipinto c’è tutto, inclusa la più squisita bellezza". Solo un genio poteva suscitare la percezione del bello rappresentando il momento più drammatico della storia dell’umanità: la morte di Nostro Signore Gesù.


Tintoretto e l’Ascensione, inizia la missione della Chiesa
IL BELLO DELLA LITURGIA

Tintoretto e l’Ascensione, inizia la missione della Chiesa

Nel dipinto che Jacopo Robusti, detto Tintoretto, realizzò per la confraternita di San Rocco, è vigoroso il Cristo che ascende al cielo. I discepoli, sulla destra, osservano la scena che scompare ai loro occhi velata dalle nubi. Uno di loro tiene tra le mani un libro, allusione alle Sacre Scritture che stanno, in quell’istante, avverandosi.


Maria e Marta: fede e opere nell’unico amore a Gesù
IL BELLO DELLA LITURGIA

Maria e Marta: fede e opere nell’unico amore a Gesù

Giovanni da Milano, il Tintoretto e Jan Vermeer sono tra gli artisti che hanno immortalato il famoso episodio di Gesù in casa di Marta e Maria. La prima santa rappresenta la vita attiva, la seconda quella contemplativa. Nel dipinto di Vermeer appare evidente anche il punto di raccordo. Maria è seduta di fronte al Maestro in ascolto delle Sue parole, mentre Marta porta in tavola una cesta con il pane, simbolo dell’Eucaristia.


Presentazione di Maria: già da bimba fermamente decisa
IL BELLO DELLA LITURGIA

Presentazione di Maria: già da bimba fermamente decisa

Il dipinto del Tintoretto fu ammirato come "la meglio condotta e più lieta pittura che sia in quel luogo". Nel 1548 la commissione per un compenso di cinque scudi, una botte di vino, due stare di farina. All’epoca il pittore aveva 29 anni, ma sarebbe divenuto il più promettente della sua generazione. Infatti, richiesto il suo talento altrove, tornò al cantiere solo nel '51, non prima di avere rivisto il contratto.