Nell'epoca dei social la par condicio è anacronistica
Un tempo la campagna elettorale si svolgeva in tv, oggi basta un tweet a mostrare l'inapplicabilità di una normativa sulla propaganda politica risalente al 2000 che non ha retto all'avanzata dell'algoritmo.
Recensioni online: basta scaricabarile, applicare le norme
Sempre più spesso per acquistare beni e servizi ci si affida a opinioni e feedback presenti in rete. Che non sempre sono veri. Occorre ripartire dalle norme esistenti e nemmeno le piattaforme possono lavarsene le mani.
Caso Pedretti: il delirio social richiede regole, non censure
Dopo lo tsunami che ha travolto la Ferragni, la tragica vicenda della ristoratrice lodigiana ripropone l'urgenza di disciplinare la rete, conciliando la libertà di espressione con la tutela della reputazione.
La socialcrazia mostra il potere distruttivo della menzogna
Il caso Pedretti è un concentrato delle macerie contemporanee: l’ipocrita difesa delle minoranze, l’ipotetico uso di tale difesa a fini di marketing, l’accusa di falso e infine la tragedia. La via d'uscita sta nell'ottavo comandamento.
San Domenico in-canta il web
Il postconcilio ha condannato all’oblio insieme al gregoriano anche il repertorio musicale dei vari ordini religiosi, compreso quello domenicano. La sua riscoperta non è un lavoro da “indietristi” e passa anche attraverso i social grazie a due giovanissimi frati.
L'odio sociale contro Briatore è una spia di allarme
La notizia del ricovero al San Raffaele di Flavio Briatore, risultato anche positivo al Covid, ha scatenato una tempesta di insulti e maledizioni contro l'imprenditore, reo di aver criticato nei giorni scorsi l'allarmismo del governo. È una reazione da "lotta di classe", che la dice lunga sul brutto clima creatosi in Italia.
I suicidi del reality show e l'inganno della vita sui social
Sono ormai quattro i suicidi collegati al reality inglese “The Love Island”: la sua ex conduttrice, Caroline Flack, è stata trovata senza vita e prima di lei si erano uccisi altri due concorrenti e un fidanzato. Abituati a stare davanti alle telecamere 24 ore al giorno, uscendo fanno lo stesso con i social. Un fenomeno anche italiano, che si allarga come se la felicità dipendesse dall'amore che si riceve dal mondo, mentre quel che si ottiene è la disperazione.