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Široki brijeg

Široki Brijeg, il martirio dei francescani che plasmarono l’Erzegovina
80° anniversario

Široki Brijeg, il martirio dei francescani che plasmarono l’Erzegovina

Il 7 febbraio 1945, undici francescani del convento di Široki Brijeg furono trucidati dai partigiani titini. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nella sola Provincia dell’Erzegovina, si contavano 66 francescani uccisi. Eliminandoli, i comunisti volevano anche distruggere la cultura del popolo, plasmata proprio a Široki Brijeg.


Quando i comunisti uccisero i frati di Široki Brijeg
L'ANNIVERSARIO

Quando i comunisti uccisero i frati di Široki Brijeg

Il 7 febbraio di 78 anni fa, a Široki Brijeg (Erzegovina), i partigiani comunisti uccisero – dopo averli derisi e umiliati – dodici francescani, compreso un frate ottantenne. Nei giorni seguenti furono trucidati diversi altri religiosi che erano riusciti a scappare. Un eccidio in odio alla fede, spiega alla Bussola padre Dane Karačić. Ma da quel sangue «sgorgarono e sgorgano molte vocazioni».