Il Covid fa fuori anche la libertà religiosa
Rapporto biennale di Aiuto alla Chiesa che Soffre, fondazione cattolica nata nel 1947. Il dato sconvolgente è che due terzi della popolazione mondiale vive in Paesi in cui la libertà di religione non viene rispettata dai governi o viene violata dalla società, nella maggior parte dei casi ai danni delle minoranze. Il continente in cui si registra il più rapido declino della libertà di religione è l'Africa, a causa del dilagare di movimenti jihadisti. Da non sottovalutare l'impatto della pandemia, a causa della quale i governi, anche nel mondo libero, hanno imposto limitazioni sproporzionate alla pratica religiosa. Nella presentazione del Rapporto, Asia Bibi, dal Canada, ha lanciato un appello per la difesa dei cristiani del Pakistan dalla legge nera sulla blasfemia.
- GOVERNO NEGA I DATI SUI CONTAGI: LE CHIESE RESISTONO - di Benedetta Frigerio
«Perseguitati più che mai», 300 milioni i cristiani in terre di persecuzione
La persecuzione anticristiana continua a sperimentare nuove forme, con circa un cristiano su 7 che vive in gravi contesti persecutori. È quanto emerge dalla nuova ricerca, presentata oggi, di Aiuto alla Chiesa che Soffre, «Perseguitati più che mai. Focus sulla persecuzione anticristiana tra il 2017 e il 2019». Sono almeno 20 i Paesi che destano particolare preoccupazione e non solo per il fondamentalismo islamico, che si espande nell’Asia meridionale e orientale e mantiene una forte presenza in Africa, tra Isis, Boko Haram, Al-Qaeda e i jihadisti di etnia fulani. Altre gravi persecuzioni originano dal fondamentalismo indù, consentito dal governo Modi, e da regimi come la Corea del Nord e la Cina. E la situazione rimane preoccupante anche in Iraq e Siria.
- «BEATO BHATTI, IL PAKISTAN CRISTIANO AVRÀ IL SUO MARTIRE», di Andrea Zambrano