Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Guido Maria Conforti a cura di Ermes Dovico
Da Atanasio ad Agostino, il Filioque nei Padri
Ora di dottrina / 128 – Il supplemento

Da Atanasio ad Agostino, il Filioque nei Padri

Diversi Padri della Chiesa, venerati sia dai Latini che dai Greci, insistono sul parallelo tra la “derivazione” del Figlio dal Padre e quella dello Spirito dal Figlio. Un’argomentazione decisiva per il Filioque. Sant’Agostino, il più esplicito filioquista.


Gli angeli nei Padri della Chiesa – Il testo del video
ORA DI DOTTRINA / 76 – LA TRASCRIZIONE

Gli angeli nei Padri della Chiesa – Il testo del video

Sant’Agostino afferma che gli angeli sono la luce creata da Dio nel primo giorno della Creazione. Luce non materiale, ma intellettiva. Dionigi l’Areopagita descrive la gerarchia angelica: tre gradi, ciascuno con tre ordini. Il legame con la gerarchia ecclesiastica.


ORA DI DOTTRINA / 76 – IL VIDEO

Gli angeli nei Padri della Chiesa

Sant’Agostino afferma che gli angeli sono la luce creata da Dio nel primo giorno della Creazione. Luce non materiale, ma intellettiva. Dionigi l’Areopagita descrive la gerarchia angelica: tre gradi, ciascuno con tre ordini. Il legame con la gerarchia ecclesiastica.


La morte di Giuda, il peso dell’avarizia
QUARESIMA / 3

La morte di Giuda, il peso dell’avarizia

Ecclesia 03_03_2023

Proseguiamo il cammino quaresimale con il commento di padre Cornelio a Lapide (1567-1637) alla Passione secondo il Vangelo di San Matteo. Giuda finisce per impiccarsi, travolto dalla «tirannia della cupidigia». E il campo comprato con il prezzo del tradimento conserva una particolare proprietà.
- GIUDA E LA DISPERAZIONE DELLA SALVEZZA


Giuda e la disperazione della salvezza
QUARESIMA / 2

Giuda e la disperazione della salvezza

Ecclesia 24_02_2023

Proseguiamo il cammino quaresimale con il commento di padre Cornelio a Lapide (1567-1637) alla Passione secondo il Vangelo di San Matteo. È il momento del tradimento di Giuda, del suo pentimento tortuoso, che lo spinge alla disperazione anziché a chiedere perdono a Gesù.


Gesù e il Giovedì Santo, non può morire chi mangia la Vita
IL TRIDUO CON I PADRI

Gesù e il Giovedì Santo, non può morire chi mangia la Vita

Durante l’Ultima Cena, prima dell’agonia interiore nel Getsemani, Gesù istituisce la Santa Eucarestia, affinché lo Sposo possa restare sempre con la sua Sposa, la Chiesa. «Questo è il pane della vita: dunque, chi mangia la Vita, non può morire. Come potrà morire chi ha per cibo la Vita?», scrive sant’Ambrogio. Gli fa eco sant’Agostino spiegando «che fu proprio l’amore» per noi a condurre alla morte Nostro Signore, che volle liberarci dalla schiavitù del peccato.