L’ideologia trans e i profitti sulla pelle dei piccoli
Il colosso delle cliniche abortive Planned Parenthood è sempre più impegnato nel business del menzognero “cambio di sesso” e pubblica video per incentivare il blocco della pubertà. È solo l’ultimo esempio di come soldi e ideologia vadano a braccetto, a danno di bambini e adolescenti. Ma c’è chi denuncia l’inganno.
Chiude la clinica Tavistock per il «cambio di sesso»
Dopo le critiche di un rapporto indipendente, l’NHS ha deciso che chiuderà la clinica londinese per minori con «disforia di genere». Sottovalutati i rischi dei farmaci blocca-pubertà e la cura dei problemi psicologici. Ora un nuovo modello basato su centri regionali, ma serve un approccio che non ceda all’ideologia transessesualista.
“Sono liberal, ma l'ideologia trans ha rovinato mio figlio”
La testimonianza di una mamma che si definisce “una femminista di vecchia data", a favore dei cosiddetti “matrimoni gay”, ma che “ho visto la menzogna di chi ha convinto mio figlio che è trans”. Questa la storia dolorosa di cosa accade ad una famiglia quando il mondo esterno usa un trauma per fare violenza su un suo membro e dell’isolamento che si vive quando ci si oppone.
«Vivevo come un uomo: le terapie mi salvarono»
Il governo Trudeau vuole criminalizzare le terapie riparative e gli aiuti per chi soffre di problemi di identità sessuale e desidera riconciliarsi con il proprio sesso. Kathy Duncan ai legislatori: «Ho vissuto come un uomo per 11 anni e soffrivo, i sostegni della Chiesa mi hanno riconciliata con me stessa, ora sono in pace. Vietando questi percorsi sopprimete la libertà di scelta».
Giovani trans: la scienza ammette di non avere spiegazioni
Giovani trans? La scienza non può offrire garanzie di alcun tipo. Il Royal Australian College of Physicians interpellato dal governo ha chiarito che «le prove esistenti sulla salute e sugli esiti dell'assistenza clinica sono limitate» e ha fatto capire che quella degli adolescenti Lgbt non è affatto un’esistenza felice.
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Rovinati dagli ormoni per “cambiare sesso”… ma c’è una speranza
Fitz racconta le bugie e le pressioni affinché si sottoponesse ai trattamenti ormonali e all’operazione per apparire donna. Ed elenca i danni fisici e psicologici che vengono taciuti per cui «vorrei che mi fosse stato insegnato ad accettarmi». James Shupe, noto per essere il primo ad aver ottenuto una “x” al posto del sesso sulla carta d’identità, rivela le menzogne della sua battaglia e pentito annuncia: «In Cristo ho ritrovato la mia vera identità e sono una creatura nuova»