Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Espedito a cura di Ermes Dovico

Orban


Orban è stato scelto di nuovo dal popolo ungherese
UNGHERIA

Orban è stato scelto di nuovo dal popolo ungherese

I risultati parlano chiaro, la coalizione dei partiti di Orban, avversata da tutti, ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, i risultati referendari confermano, con ben oltre il 90% dei consensi, le politiche che tutelano i bambini e ragazzi dall’indottrinamento LGBTI. La grancassa della propaganda europeista non ha spostato i risultati: il popolo ha scelto. 


Katalin Novak, la presidente che difende vita e famiglia
UNGHERIA

Katalin Novak, la presidente che difende vita e famiglia

Katalin Novak è stata eletta presidente dell'Ungheria, la più giovane nella storia democratica del Paese. Cristiana, è stata prima ministro degli Esteri e poi della Famiglia e Gioventù, posizione dalla quale ha condotto le migliori politiche a favore della famiglia e della natalità. È pronta al braccio di ferro con l'Ue per difenderle. 


Ungheria e Polonia contro il super-Stato, ricorso respinto
UE

Ungheria e Polonia contro il super-Stato, ricorso respinto

La Corte di Giustizia dell’Ue ha respinto il ricorso di Ungheria e Polonia. I due Paesi dell’Europa centrale chiedevano di annullare il regolamento che permette all’Ue di sospendere i pagamenti provenienti dal bilancio europeo agli Stati membri in cui “lo Stato di diritto è minacciato”. È un passo ulteriore verso il super-Stato europeo


Polonia e Ungheria, governi colpevoli di essere cristiani
EUROPEISMO D'ASSALTO

Polonia e Ungheria, governi colpevoli di essere cristiani

In Polonia e Ungheria, le opposizioni, spalleggiate dall'Ue, lanciano una campagna preventiva. L'Ungheria, per la sua legge contro la pedofilia, su cui si terrà un referendum, è accusata di discriminare gli LGBTI, la Polonia di diseducare i bambini nelle scuole dove sono vietate le lezioni di ONG pro aborto e gender.


Summit delle Democrazie: dittature invitate, democratici esclusi
AMMINISTRAZIONE USA

Summit delle Democrazie: dittature invitate, democratici esclusi

Le strane scelte dell'amministrazione Biden per il Summit delle Democrazie, volto a difendere il mondo libero dagli autoritarismi. Fra gli invitati figurano anche Stati non democratici, come Angola, Iraq e Congo, o in bilico come Pakistan e Malesia. Mentre sono escluse democrazie come l'Ungheria. Che criteri sono stati adottati?


Consiglio Europeo, dopo la Merkel sarà il diluvio
IL FUTURO DELL'UE

Consiglio Europeo, dopo la Merkel sarà il diluvio

Ultimo Consiglio Europeo a cui partecipa la Merkel, unica leader che sa ricucire le tensioni. Poi avverrà quasi certamente una spaccatura su tutti i temi più forti in discussione. Ursula von der Leyen si fa portavoce dei Paesi occidentali contro i valori cristiani di Polonia e Ungheria. E anche sull'immigrazione l'Ue è profondamente divisa.


Muri, tutti i Paesi ai confini dell'Europa li costruiscono
IMMIGRAZIONE

Muri, tutti i Paesi ai confini dell'Europa li costruiscono

Ai confini dell'Europa, nessuno ha più intenzione di aspettare la prossima ondata migratoria. La Spagna ha già il suo muro col Marocco, la Lituania lo ha costruito al confine con la Bielorussia, la Grecia a quello con la Turchia e la Turchia al confine con l'Iran. Solo l'Italia accoglie tutti, dal Mediterraneo. 


Esodo afgano, l'Ue si prepara con politiche stile Orban
IMMIGRAZIONE

Esodo afgano, l'Ue si prepara con politiche stile Orban

Il possibile esodo dall’ Afghanistan alimenta, con ragione, i timori di una ripetizione della crisi migratoria europea del 2015/16, quando più di un milione di persone dal Medio Oriente fuggirono verso il continente europeo. La maggior parte dei Paese vuole evitare che si ripeta il caos di allora. Draghi convoca un G20 straordinario. 


Il pregiudizio Ue contro Polonia e Ungheria
EUROPA A DUE POLMONI

Il pregiudizio Ue contro Polonia e Ungheria

Polonia e Ungheria sono sotto accusa l'una per la legge "anti-Lgbt" e l'altra per una presunta violazione dell'autonomia della magistratura. Ma in Spagna e Austria i governi rispettano ancor meno la magistratura. E nessuno dice nulla.


Concita, l'Orbanofobia e il giornalismo cialtrone
IL CASO

Concita, l'Orbanofobia e il giornalismo cialtrone

Le agenzie riportano la notizia della lussuosissima villa estiva fattasi costruire dal leader turco Erdogan, ma la celebratissima giornalista di Repubblica, Concita De Gregorio, presa da furore anti-sovranista legge Orbán e scrive un articolo durissimo contro il presidente ungherese e i suoi amici sovranisti europei. E quando corregge, fa anche di peggio.... Psicopatologia del giornalismo di regime.


Niente crescita senza diritti Lgbti? È solo un ricatto
PRESSING SULL'EST EUROPA

Niente crescita senza diritti Lgbti? È solo un ricatto

Secondo uno studio di Open for Businness, i Paesi che non introducono i nuovi diritti Lgbti perdono il 2% di crescita del Pil ogni anno. La realtà economica dimostra il contrario. Paesi come Ungheria, Polonia e Romania crescono più rapidamente della media europea. Lo studio, voluto dalle nuove multinazionali, serve palesemente a coprire un ricatto.


Orban esce dal Ppe. È il momento di fare chiarezza
I CRISTIANI E LA DESTRA

Orban esce dal Ppe. È il momento di fare chiarezza

Il partito ungherese Fidesz esce dal Gruppo del Partito Popolare Europeo. Già da due anni il Ppe votava contro l'Ungheria, assieme a Socialisti e Liberali. Il Ppe sta tradendo sistematicamente i suoi valori cristiani. Ora l'uscita di Orban rende le cose più chiare e può essere preludio della nascita di un nuovo gruppo più coerente.