I casi Cohen e Manafort non sono da impeachment
Due colpi all'amministrazione Trump? Manafort condannato per frode fiscale ed era a capo della campagna elettorale di Trump. Poi Cohen che dichiara di aver pagato la pornoattrice Stormy Daniels e la coniglietta Karen McDougal per comprare il loro silenzio "per conto di un candidato". Ma in entrambi i casi Trump c'entra solo indirettamente ed è ancora tutto da dimostrare.
Russiagate, la madre di tutte le "fake news"
Le incriminazioni a Gates e Manafort, collaboratori di Trump nella sua campagna elettorale, non riguardano una presunta cospirazione con la Russia. Si tratta di accuse di frode fiscale e bancaria, mentre cade l'ipotesi della cospirazione contro gli Usa. Perché allora si continua, in tutti i media, a parlare di "Russiagate"?
Molto fumo e niente arrosto nell'inchiesta su Trump
Il dossier "Russiagate" non si arricchisce affatto con l'arresto di Manafort e Gates, né con la notizia del patteggiamento di Papadopoulos, tutti pezzi grossi della campagna elettorale repubblicana. Fra tutte le accuse il contatto fra Putin e la campagna elettorale non emerge. Si deve attendere e meditare prima di parlar di "nuovo Watergate".