La poesia ricorda che la virtù è anche tra i vinti
Se la storia sembra troppo spesso il racconto dei soli vincitori, la poesia ha la facoltà di dare spazio a tutti. L’esempio del libro X dell’Eneide, con la morte del prode Lauso e, poi, del padre Mesenzio.
Troppi giovani morti in guerra. Il caso di Pallante
Negli ultimi libri dell’Eneide le battaglie si succedono senza sosta. Virgilio non esalta tanto le capacità militari degli eroi, piuttosto sottolinea la sofferenza dei vinti e di chi vede morire sul campo di battaglia i propri cari. Dopo la morte di Eurialo e Niso, raccontata nel libro IX, ecco quella di Pallante, oggetto del X.
L’umanità della regina Didone
All’arrivo dei Troiani, guidati da Enea, a Cartagine, la bellissima Didone si mostra generosa. Lei, che ha conosciuto il dolore, si offre di aiutare i naufraghi. Interviene poi Venere che suscita nella regina un folle amore per l’eroe venuto da Troia, fino a farle desiderare di conoscere le vicende che lo hanno indotto a errare per terre e mari.