L'Agcom: il digitale impone una nuova legge sull'editoria
Nella relazione annuale dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni emergono la supremazia dell'informazione online e il nodo di un aggiornamento normativo che non vada in direzione di un anacronistico assistenzialismo di Stato.
I big tech non pagano, informazione professionale a rischio
Google, Meta e le altre principali piattaforme non corrispondono i diritti sui contenuti che indicizzano. La negoziazione con i gruppi editoriali si arresta, a tutto vantaggio dei colossi della rete.
Minculpop "democratico": una legge censura l'editoria
Il Ddl voluto dalla Boldrini sulla promozione nei libri di testo della «diversità» e dell’«inclusione» (spesso sinonimi di omosessualismo) prevede che un osservatorio esprima un parere sui libri esaminati: se è positivo, viene assegnato un riconoscimento da apporre sul volume; in caso negativo l’osservatorio si rende disponibile a collaborare alla revisione del testo. Lo stesso fece Mussolini nel 1930.
Il Pd "si compra" i giornali offrendoli alle scuole
Dopo il rinnovo della convenzione con Radio Radicale, il Pd vuole imporre ai 5Stelle anche un sussidio di 20 milioni di euro per diffondere i giornali nelle scuole. Ufficialmente per garantire il diritto all’informazione, in realtà per addomesticarne la linea editoriale.