Natalità, il peso di una parola assente dal Piano di Draghi
Nel suo report sul futuro dell'Europa, come pensa Draghi di compensare la perdita annua di 2 milioni di lavoratori entro il 2040? Con una maggiore produttività. Un'utopia, che ignora del tutto una politica strutturale di inversione della curva demografica sganciata dai vincoli di stabilità.
La denatalità causata dal mancato valore del figlio
Una ricerca americana evidenzia che tra i 50enni che non hanno avuto figli, non li hanno avuti semplicemente perché non li volevano. La causa economica è solo seconda, quella primaria è perché non si dà valore al figlio.
Blangiardo svela il bluff: demografia ignorata dal PNRR
Oggi al via l'assegno unico, l'Istat diffonde il solito bollettino drammatico di culle vuote: scesi sotto i 400mila nati. Blangiardo denuncia: "Nel PNRR assenti misure per combattere il calo demografico. Eppure il primo investimento dovrebbe essere sul capitale umano". E Fratelli d'Italia lancia un pacchetto famiglia, con l'istituzione della giornata della vita nascente il 25 marzo. Lodevole, ma servirà coraggio perché si tocca il tema tabù dell'aborto.
Denatalità, c’è un problema di psicologia
Per mettere al mondo un figlio è necessario, prima di ogni altra cosa, crescere. Non solo in senso fisico, ma anche mentale. A monte delle poche nascite c’è una mancata crescita psichica, che comporta un’identificazione con “gli adulti”. E in questa mancanza ha un ruolo il capovolgimento del rapporto genitori-figli.
Natalità, guardare a Est per trovare qualche risposta
Natalità, il ministro della Famiglia Bonetti dice di guardare alla Francia, ma i dati della decrescita demografica francese sono noti a tutti. Se proprio vogliamo guardare all'estero bisogna rivolgersi alle iniziative politiche dei paesi dell’Est, i più colpiti dalla decrescita demografica in passato, i cui governi di colore politico diverso stanno affrontando la gelata demografica con politiche family friendly efficaci e comuni: Romania, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Bulgaria.
La religione del lavoro frena la natalità
L’Institute for Family Studies pubblica un rapporto che mostra come il “lavorismo”, cioè l'idolatria sociale del lavoro, danneggi la natalità. Una prova? I Paesi nordici, dove la fertilità sta diminuendo «drasticamente». E in generale, dove il lavoro è ritenuto più importante della famiglia, nascono meno figli. Segno di un problema, innanzitutto, culturale.
Nascite giù, è record. L’Italia muore nell’inerzia di Stato
Nuovo record negativo di nascite certificato dall’Istat: appena 420.170 nel 2019, con una diminuzione di oltre 19 mila unità sul 2018 (-4,5%), che già era stato il minimo storico dall’unità d’Italia. E intanto prosegue l’aumento dell’emigrazione (+8,1%). Eppure, né il Parlamento né il Governo appaiono interessati a fare qualcosa per cercare di salvare il Paese dall’estinzione.