Uno pseudo accordo sul gas. E l'Ue celebra il "successo"
Dopo mesi di attesa viene annunciato un accordo Ue per affrontare la crisi energetica. Si celebra la vittoria, soprattutto in Italia: è l'ultimo successo di Draghi. Ma realmente cosa si è ottenuto? Un accordo su risparmi e approvvigionamento in termini così vaghi che sarà necessario un nuovo vertice per definire i dettagli.
Il nostro gas in “regalo” a Slovenia e Croazia
Il governo Renzi aveva imposto il divieto di trivellare l’Adriatico e ne paghiamo le conseguenze, anche in termini di risarcimenti multimilionari a una compagnia petrolifera britannica. Intanto i vicini di mare estraggono il gas naturale a cui noi abbiamo rinunciato.
Ecco chi specula sui prezzi di gas e benzina
Milioni di lavoratori e famiglie allo stremo con l’impennata delle bollette e del carburante, mentre le multinazionali di petrolio ed energia registrano utili da capogiro e da ben prima della guerra russo-ucraina. Ma i colossi aggirano la tassazione proponendo investimenti verdi.
La crisi energetica risuscita i programmi nucleari
Prima c’era “solamente” la necessità di ridurre le emissioni di gas serra. Poi è arrivata anche la crisi energetica. Visto che passare di colpo dai combustibili fossili alle energie rinnovabili è tecnicamente impossibile, una soluzione che tutti vedono (ma nessuno vuole nominare) sta tornando alla ribalta: l’energia nucleare.
Stato di emergenza, ora sotto con il clima
Con il pretesto della pandemia è stato liquidato il sistema liberal-democratico con tutto quel che significa. E ormai è ovvio che, finito il Covid, si passerà al clima per mantenere lo stato di emergenza. Un recente discorso di Draghi e il caso dell'Albania sono esemplari. E la Chiesa si adeguerà: non andare a Messa per non usare l'auto diventerà amore per il prossimo.