La fede nelle poesie di Michelangelo
Il 18 febbraio ricorrono i 460 anni dalla morte di Michelangelo Buonarroti. Oltre che per i suoi dipinti e le sue sculture, l’artista si distinse anche per le sue poesie, dove emerge la consapevolezza della propria miseria e il suo rapporto personale con Dio.
I luoghi di Perosi, un talento per la musica sacra
Il 21 dicembre 1872 nasceva Lorenzo Perosi, a lungo direttore della Cappella Sistina. Compositore prolifico, fu il fulcro del Movimento Ceciliano che restituì dignità alla musica liturgica. L’ispirazione era volta «a cantare il meglio che posso le lodi del Signore». Ecco i luoghi principali della sua vita.
Padre Catena, il genio che insegnava a cantare come angeli
Ricorre oggi il 30° anniversario della morte di padre Giovanni M. Catena, maestro dei pueri cantores della Cappella Sistina. Insegnava ai suoi allievi a cantare con profondo senso religioso, ottenendo una vocalità mirabile, che elevava a Dio. Una lezione da riscoprire, per ridare alla musica sacra lo spazio che merita.
Ave Maria, anche la musica la riconosce Beata
La preghiera dell’Ave Maria è stata musicata milioni di volte. Nel Rinascimento ne sono state composte molte versioni, tra cui famosa è quella del compositore spagnolo de Victoria. Notevoli anche melodie più recenti, come quelle composte da Lorenzo Perosi e Domenico Bartolucci, che perpetuano, anche in musica, la profezia del Magnificat.
Perugino: il Battesimo di Cristo vocazione per l’uomo
Il pittore individua un luogo preciso perché le acque del Giordano, qui, si confondono con quelle del Tevere, mentre i presenti sono vestiti come suoi contemporanei: la figura del battesimo cristiano è, ieri come oggi, gesto iniziatico che indica una decisiva appartenenza e segna l’inizio di un compito da svolgere.
La Cappella Sistina: una vera opera teologica
Michelangelo Buonarroti dipinse tutta l'opera rimanendo fedele al racconto biblico. È stato da molti osservato che i corpi del Padre e del primo uomo sono uno lo specchio dell’altro, dato che «Dio creò l'uomo a sua immagine». Quindi libero! Pur infondendogli energia vitale, infatti, il dito di Dio non tocca Adamo: lo crea, forte e possente, ma ne rispetta fino in fondo l’entità diversa.