Medici abortisti: "Uccidiamo i bambini con pratiche brutali"
Un'indagine irlandese fa parlare i medici di una procedura "terribile" che è come "pugnalare il bambino" e dopo "mi ricordo che stavo male". L'iniezione del cloruro di potassio nel cuore è molto dolorosa per il piccolo ma avviene senza sedazione (il che è vietato nel caso si eutanasizzi un animale). Non solo, quando i bimbi nascono vivi, i medici si rifiutano di curarli. Eppure, dopo il sì all'aborto, il Paese sarebbe dovuto entrare in un'era di progresso dovuta all'eliminazione del suo retaggio cattolico-oscurantista.
- ONDA DI ABORTI IN SUD AMERICA di Luca Volontè
Aborto: l'Irlanda avrà una delle leggi più radicali
Nel ddl che il Parlamento deve votare entro la fine di dicembre si parla di aborto fino a sei mesi, mentre l'obiezione di coscienza non viene tutelata, chiedendo al personale sanitario che non vuole praticare l'omicidio di partecipare al processo. Secondo medici, infermieri e ostetriche le norme sono ambigue e potranno creare un caos e una discriminazione dei pro life senza che il governo ne appaia responsabile.
Aborto in Irlanda: la Chiesa tace e punta sul sociale
Il premier Leo Varadkar vuole obbligare gli ospedali cattolici a praticare gli omicidi in grembo. Il suo ragionamento non fa una piega, ma svela l'inganno della libertà come intesa dal mondo moderno, non tollerando coloro che non vogliono compiere aborti. Ma la responsabilità maggiore è della Chiesa che pensa di dover riconquistare terreno partendo dai poveri.
Aborto, come e perché la Chiesa deve ancora combattere
«La pratica dell’aborto è condannata dalla Chiesa e ad essa si oppone anche la retta ragione. “Non uccidere” è un principio della coscienza morale dell’umanità, ossia della legge morale naturale che l’intelligenza è in grado di conoscere. La Chiesa non può abbassare la guardia: Dio le ha affidato non solo il compito di conservare la legge soprannaturale ma anche la legge naturale, educando all'uso della ragione».
Una vignetta blasfema e abortista ci mostra l'oppressore
L'immagine del Sunday Independent rappresenta un Rosario con sotto una donna in procinto di abortire e un medico con il bisturi in mano. Sopra la scritta “missione compiuta, ostruzione rimossa”. Ecco l’ultimo esito di una campagna progressista fondata per anni sulla falsa dicotomia: antiabortisti = cattolici fideisti (quindi fanatici) / abortisti = laici ragionevoli. Un campagna che ricorda alla Chiesa quale arma deve tornare ad usare.
L'Irlanda accusa Amnesty: fondi pro aborto da Soros
Amnesty international accusava la Chiesa di essere uno spettro antidemocratico e potente contrario all'aborto. Ma ora lo Stato irlandese chiede alla Ong la restituzione di migliaia di dollari ricevuti da Soros per finanziare la campagna referendaria abortista.
Aborto: milioni di dollari per convincere l'Irlanda
Si festeggia il referendum indetto dal premier irandese per sovvertire una delle poche Costituzioni che protegge ancora la vita degli innocenti. Una vittoria contro le ingerenze della Chiesa, dicono i progressisti. Ma siamo sicuri? Ecco le pressioni economiche che in 15 anni hanno convinto un paese ad abbandonare la retta via.