Sesso libero, l'ideale del Sinodo tedesco
Il 4 settembre i vescovi tedeschi voteranno un documento sulla sessualità, in cui si avanzano proposte che rivoluzionano il concetto di fertilità, aprendo anche alle relazioni omosessuali e all'omogenitorialità, oltre che alla contraccezione e al sesso fuori dal matrimonio.
Il dicembre scorso l’episcopato tedesco ha dato il via al Percorso sinodale della Chiesa in Germania, percorso che nel giro di due anni interverrà su moltissimi temi di carattere sia dottrinale che pastorale. Il prossimo 4 settembre sarà votato un documento dal titolo “Vivere relazioni riuscite. Vivi l'amore nella sessualità e nella collaborazione”.
I punti problematici di questo documento sono più di uno, i quali però vengono spesso accompagnati da «Proposte alternative» che a volte sono dottrinalmente corrette: vedremo in sede di voto chi avrà la meglio, se le proposte principali o quelle alternative.
Al punto 2.1 possiamo leggere: «L'apertura alla trasmissione della vita non è fattore decisivo per ogni singolo atto [sessuale] individuale, ma deve essere presente nel corso generale di una relazione vincolante e di lungo termine». In questo passaggio non si articola un’affermazione di carattere descrittivo: non tutti i singoli atti sessuali sono potenzialmente fertili (pensiamo a questo proposito al periodo infertile della donna, ad alcune patologie, all’età dei coniugi, etc.); bensì è una affermazione di carattere valutativo: anche quegli atti potenzialmente fertili possono diventare infertili per volontà della coppia. Coppia, bene sottolinearlo, che può meramente convivere e non essere legata da un vincolo coniugale, unico contesto per la dottrina cattolica in cui un nuovo essere umano può lecitamente venire concepito.
In merito alla possibilità di escludere il fine procreativo nei rapporti coniugali così scriveva Paolo Vi nell’Humanae vitae: «La Chiesa insegna che qualsiasi atto matrimoniale deve rimanere aperto alla trasmissione della vita [11. Frase ripresa dal Catechismo al n. 2366]. È altresì esclusa ogni azione che, o in previsione dell’atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione [14]». Dunque una opzione messa ai voti riguarda la liceità della contraccezione.
Se da una parte la fertilità umana viene compressa, su altro fronte viene espansa. Infatti il punto 3 così recita: «Noi estendiamo il concetto di fertilità oltre il criterio dell'apertura a una nuova vita e proponiamo di assegnare una dimensione sociale e personale alla fertilità di ogni essere umano». Se quindi «fertilità» non significa solo capacità di concepire, ma acquista altresì un suo profilo sociale ciò vuol dire che anche le coppie omosessuali sono «fertili». Infatti il documento dichiara che «anche le coppie dello stesso sesso e altre coppie che non possono dare alla luce una nuova vita hanno un potenziale per una vita fertile». Tradotto significa che anche i membri di una coppia omosex possono diventare genitori, seppur a volte non in senso biologico, ma comunque in senso sociale.
Dopo questo «Sì» all’omogenitorialità, non ci poteva che essere una scontata benedizione alle relazioni omosessuali a cui si accompagna una lode anche alla cosiddetta fluidità di genere: «Apprezziamo i diversi orientamenti sessuali e le diverse identità di genere delle persone, nonché le relative relazioni di coppia a lungo termine, fedeli ed esclusive». Dunque l’importante è la fedeltà nella relazione, non il tipo di relazione. Di contro bisogna sottolineare che è un bene che una relazione omosessuale sia precaria, perché prima finisce meglio è sotto il profilo morale.
Il documento dei vescovi tedeschi propone anche di eliminare il divieto di aver rapporti sessuali al di fuori del vincolo matrimoniale: «Vediamo il matrimonio come il modo preferito ma non l'unico per vivere l'amore e la sessualità in una relazione». Per fortuna, su questo punto, la proposta alternativa – che invece dovrebbe essere la proposta principale – conferma la dottrina cattolica.
In breve questo documento offre nelle sue proposte principali un paradigmatico scenario di quali potrebbero essere le prossime tappe del processo rivoluzionario eretico intrapreso non solo dall’episcopato tedesco, ma anche da altre chiese locali in Europa.