Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Federico di Utrecht a cura di Ermes Dovico

SCHEGGE DI VANGELO

La via stretta

«Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!» Mt, 7,6;12-14


SCHEGGE DI VANGELO

Per Lui

Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Lc 1,57-66


SCHEGGE DI VANGELO

E voi?

Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua». Lc 9,18-24


SCHEGGE DI VANGELO

La provvidenza

«Perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo…». Mt 6, 25-28


SCHEGGE DI VANGELO

Il tesoro

«La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso». Mt 6,19-22


SCHEGGE DI VANGELO

Figlio

«Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli». Mt 6,7-11


SCHEGGE DI VANGELO

La ricompensa

«Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà». Mt 6, 1-4


SCHEGGE DI VANGELO

L’unica misura

«Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano». Mt 5, 43-45


SCHEGGE DI VANGELO

Senza logica

«Avete inteso che fu detto: occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio». Mt 5,38-42


SCHEGGE DI VANGELO

Una storia di misericordia

«Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli». Lc 7, 36-8,3


SCHEGGE DI VANGELO

Il trono di Dio

«Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme». Mt 5, 33-35


SCHEGGE DI VANGELO

Una questione di sguardo

«Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te». Mt 5, 27-29