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Martiri

Sarà beato il giovane congolese che rifiutò di farsi corrompere

Fedele ai comandamenti e al Vangelo, Floribert ha rifiutato di accettare delle tangenti e per questo è stato ucciso

 

Ci sono cristiani che vengono perseguitati e uccisi in odio alla fede, altri – spesso si tratta di religiosi – perché scelgono di vivere in contesti resi pericolosi da guerre e degrado sociale per non abbandonare i fedeli a loro affidati, altri ancora perché, impegnati a vivere secondo gli insegnamenti del Vangelo, rifiutano di commettere atti immorali e così facendo incorrono nella collera di qualcuno. È il caso, quest’ultimo, di Floribert Bwana Chui bin Kositi, un giovane congolese noto e apprezzato per la sua devozione, che è stato ucciso per aver rifiutato di lasciarsi corrompere. Per questo sarà beatificato. Il 25 novembre Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero per le cause dei santi a promulgare il decreto riguardante il suo martirio. Floribert era nato nel 1981 nella Repubblica democratica del Congo. A Goma, capitale della provincia orientale del Nord Kivu e sua città natale, aveva trovato lavoro presso la sede dell’Office Congolais de Contrôle, l’ente statale incaricato di effettuare, tramite verifica su campioni prelevati, i controlli di qualità, quantità e conformità delle merci alle normative nazionali e internazionali. Nello svolgimento delle sue funzioni, spiega l’agenzia Fides che riporta la notizia, nel 2007 si oppose a fare passare un carico di riso avariato proveniente dal vicino Rwanda che, se fosse stato immesso sul mercato, avrebbe causato danni alla salute dei consumatori. Floribert rifiutò le tangenti offertegli da alcuni  commercianti e questi passarono allora alle minacce. Tuttavia lui rimase irremovibile. Si era confidato con una suora sua amica, le aveva raccontato che cosa stava succedendo . “Meglio morire – le aveva detto – che accettare una tangente” perché come cristiano non poteva accettare di mettere a rischio la salute di molte persone. Il 7 luglio 2007 degli uomini lo costrinsero a salire su un’automobile e due giorni dopo, il 9 luglio, il suo corpo privo di vita fu rinvenuto in un terreno poco distante dal luogo del rapimento. Si accertò che prima di essere ucciso Floribert era stato sottoposto a tortura.