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Jihad

Rapito un sacerdote in Nigeria

Padre Wada potrebbe essere stato sequestrato da Boko Haram dato che di lui si sono perse le tracce vicino a Maiduguri, la capitale dello Stato del Borno terreno d’azione del gruppo islamista

 

 

Dalla Nigeria giunge la notizia di un nuovo rapimento di un religioso. Padre Elijah Juma Wada, della parrocchia di Buma, a Shani, è stato sequestrato il 30 giugno mentre con la sua automobile stava percorrendo la strada da Damboa a Maiduguri, la capitale dello stato del Borno. Una fonte sostiene che l’auto è stata rinvenuta sul ciglio della strada crivellata di colpi di proiettile. Tuttavia la diocesi di Maiduguri ha diramato un comunicato nel quale conferma l’avvenuto rapimento, chiede preghiere per la sua liberazione e rassicura che il religioso è vivo e che c’è motivo di sperare in un esito positivo della vicenda. In Nigeria la maggior parte di rapimenti sono a scopo di estorsione, ma nel caso di padre Wada si teme che i sequestratori siano militanti del gruppo jihadista Boko Haram. Maiduguri e il Borno continuano infatti a esserne  il principale terreno di azione insieme a gran parte della regione del lago Chad. Se così fosse la sorte del religioso potrebbe essere più incerta, il sequestro prolungarsi nel tempo. È quanto sta accadendo a suor Gloria Cecilia Narvaez, colombiana, della Congregazione delle Suore Francescane di Maria Immacolata, nelle mani dei jihadisti ormai da quattro anni e cinque mesi. Era stata rapita nel 2017 in Mali dal Gsim, un ramo di al Qaeda. Tentativi di avviare delle trattative non hanno dato finora risultati. Il governo colombiano nel 2020 aveva anche inviato in Mali una squadra di uomini appartenenti alle forze speciali dell’esercito e ai servizi segreti con l’incarico di prendere contatto con i rapitori. I jihadisti accusano lei e la sua congregazione di voler “spogliare i musulmani del Mali delle loro convinzioni e di sostituirle con delle menzogne”.