Papa Francesco inaugura un anno di riflessione sulla Laudato si'
A conclusione della “Settimana Laudato si'”, il pontefice ha annunciato l’inizio di un anno speciale dedicato all’enciclica, alla cura della “casa comune” e dei fratelli più fragili.
Domenica 24 maggio papa Francesco dopo la recita del Regina Coeli ha annunciato l’inizio di un anno speciale dedicato alla “Laudato si” e alla cura della “casa comune”. “Grazie all’iniziativa del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – ha detto – la “Settimana Laudato si'”, che abbiamo appena celebrato, sboccerà in un Anno speciale di anniversario della “Laudato si'”, un Anno speciale per riflettere sull’Enciclica, dal 24 maggio di quest’anno fino al 24 maggio del prossimo anno. Invito tutte le persone di buona volontà ad aderire, per prendere cura della nostra casa comune e dei nostri fratelli e sorelle più fragili”. Papa Francesco ha quindi proposto una preghiera speciale per affidare a Dio i più poveri e vulnerabili e chiedere l’avvento di un mondo “più fraterno e sostenibile”:
“Dio amorevole,
Creatore del cielo, della terra e di tutto ciò che contengono.
Apri le nostre menti e tocca i nostri cuori,
affinché possiamo essere parte del creato, tuo dono.
Sii presente ai bisognosi in questi tempi difficili,
specialmente i più poveri e i più vulnerabili.
Aiutaci a mostrare solidarietà creativa nell’affrontare
le conseguenze di questa pandemia globale.
Rendici coraggiosi nell’abbracciare i cambiamenti rivolti
alla ricerca del bene comune.
Ora più che mai, che possiamo sentire di essere tutti
interconnessi e interdipendenti.
Fai in modo che riusciamo ad ascoltare e rispondere
al grido della terra e al grido dei poveri.
Possono le sofferenze attuali essere i dolori del parto
di un mondo più fraterno e sostenibile.
Sotto lo sguardo amorevole di Maria Ausiliatrice,
ti preghiamo per Cristo Nostro Signore”.
La “Settimana Laudatio si'”, svoltasi dal 16 a l 24 maggio, era stata inaugurata dal Pontefice con un appello a rispondere alla crisi ecologica: “il grido della terra e dei poveri non possono più aspettare” aveva detto.