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ricordi

Mons. Colino: "Quel sorriso soave di Ratzinger"

Il cardinal prefetto amante della musica nella testimonianza del canonico e musicista spagnolo.

Borgo Pio 26_01_2023

Il musicista e il cardinale: mons. Pablo Colino, 89enne, canonico e maestro di cappella emerito della Basilica vaticana con Joseph Ratzinger aveva in comune la musica, ma anche un tratto di strada che li portava a incrociarsi più volte. Una testimonianza preziosa, raccolta dal vaticanista Giuseppe Rusconi, di cui offriamo qualche stralcio:

«Negli Anni Ottanta, Novanta e nei primi anni del nostro secolo incontravo molte volte il cardinale Ratzinger – ricorda mons. Colino –. Era per una coincidenza di orari. Verso le tre, tre e un quarto del pomeriggio partivo per l’Accademia Filarmonica Romana, mentre lui tornava al Sant’Uffizio passando da Piazza San Pietro. Sempre mi salutava con il suo sorriso soave, da cui traspariva la sua vita di continua preghiera, di ininterrotto dialogo con Dio».

Una volta il cardinale lo invitò a un concerto a Palestrina, in cui il fratello Georg dirigeva la Missa Papae Marcelli. «Hanno cantato benissimo, alla tedesca. Ero seduto accanto al cardinale e alla fine mi sono avvicinato al fratello per fargli i complimenti...». «Il cardinale mi disse poi: “Monsignore, abbia la bontà di rimanere a cena con noi”. E così, camminando, siamo finiti al ristorante Stella, nella piazza grande, vicino alla statua del principe della musica [Giovanni Pierluigi da Palestrina]».

Infine il ricordo di quel "concitato" 19 aprile 2005: la fumata bianca, le campane e una corsa provvidenzialmente stoppata davanti al Governatorato dalle Guardie Svizzere («Alt, ci dispiace, non si può proseguire, bisogna attendere se passa il Papa…»). E di lì a poco il Papa neoeletto passò e scese dall'auto.  «Io ero in tilt… spiccicai qualcosa come “Tanti auguri, emin… santità!”. Joseph Ratzinger rideva e mi disse, scandendo le sillabe: “Grazie, Maestro!”. Scoppiai in lacrime. Poi il Papa risalì in macchina e proseguì. Come dimenticare quel momento?». Un 19 aprile che resta indimenticabile per molti.