La riparazione al Volto Santo: guarigione per noi e il mondo
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La devozione al Volto Santo di Gesù è caratterizzata dalla preghiera di riparazione alle offese ricevute da Nostro Signore. Dall’amore verso il Suo Volto nasce l’amore verso ogni volto umano, cioè la nostra guarigione.
In occasione della festa del Volto Santo di Gesù – che cade oggi, nel martedì che precede il Mercoledì delle Ceneri, secondo la volontà espressa dal Signore alla beata Maria Pierina De Micheli – pubblichiamo di seguito una meditazione inviataci da un anonimo monaco benedettino.
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Il secolo scorso ha visto, qua e là, come tanti punti-luce nella Chiesa, uomini e donne attratti dallo Spirito Santo alla contemplazione del Volto di Cristo. In molti casi quest’attrazione per il Volto Santo di Gesù è stata caratterizzata dalla preghiera di riparazione. L’impulso spirituale alla riparazione emerse drammaticamente all'indomani della Rivoluzione francese e, nel XX secolo, divenne in qualche modo una risposta agli orrori di due guerre mondiali.
L'aborto, il terrorismo e la guerra continuano a ispirare una preghiera di riparazione che guarda al Volto di Cristo. Siamo maggiormente colpiti da atti di violenza che sfigurano il volto umano. Ascoltate la profezia di Isaia del Servo sofferente: «Come molti si stupirono di lui, tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo (…). Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima» (Isaia 52, 14; 53, 3).
Volto e persona
Volto e Persona sono sinonimi, non solo per l'etimologia greca, ma ancor più perché non c'è nulla di più personale, di più prezioso, di più caro del volto di una persona amata. Il grido del salmista, «Il tuo Volto, Signore, io cerco» (Salmo 26:8), è il grido di ogni amante verso la sua amata, il grido del figlio verso il genitore, del genitore verso il figlio, dell'amico verso l'amico. Il momento più toccante nei riti della morte e della sepoltura arriva quando il volto del defunto viene coperto per l'ultima volta. Abbiamo a cuore le fotografie di coloro che amiamo, ma cos'è una fotografia senza un volto? Le relazioni che chiamiamo “cuore a cuore” non si stancano mai del “faccia a faccia”.
Peccati contro il Volto Santo
L'Olocausto che ha avuto luogo durante la Seconda guerra mondiale è stato, al livello più profondo, un tentativo di cancellare la dignità e l'unicità di ogni persona, un peccato contro il Volto umano di Dio, il Volto di Cristo che si specchia in milioni di volti di ebrei. Ogni peccato contro la dignità della persona umana è un peccato contro il Volto di Cristo. Ogni atto di violenza, irriverenza o disprezzo contro la persona umana è un peccato contro il Volto di Cristo. L'aborto che impedisce al volto di un bambino di vedere un altro volto umano alla luce del giorno è un peccato contro il Volto di Cristo. La tortura e lo scherno crudele sono peccati contro il Volto di Cristo. Lo sguardo duro e pietrificato che osserva una persona senza vederla è un peccato contro il Volto di Cristo. Gli occhi che giudicano, lo sguardo che condanna, è un peccato contro il Volto di Cristo. Il rifiuto di vedere Cristo nel volto del malato, dello straniero e dell'immigrato è un peccato contro il suo Volto Santo.
I nostri peccati segreti alla luce del Tuo Volto
La riparazione è la preghiera che cerca di rendere intero ciò che è frammentato, mettendo l'amore dove non c'è, guardando con riverenza ciò che è stato disprezzato, lasciando che i nostri occhi si posino su «Colui dal quale gli uomini nascondono il loro volto» (Isaia 53,3). La cosa straordinaria della preghiera di riparazione è che è una guarigione non solo per l'offeso, ma anche per colui che reca l’offesa. Se con il peccato offendiamo il Volto di Cristo, con la riparazione al Volto Santo siamo guariti dai nostri peccati. «Hai posto le nostre iniquità davanti a te», dice il salmista, «i nostri peccati segreti alla luce del tuo volto» (Salmo 89:8).
Il volto eucaristico di Cristo
La preghiera di riparazione trova la sua massima espressione nella presenza del Santissimo Sacramento. La luce che risplende dal “Volto eucaristico di Cristo” guarisce noi peccatori e guarisce coloro contro i quali abbiamo peccato.
L'amore che portiamo al Volto eucaristico di Cristo raggiunge ogni volto umano. La preghiera di riparazione è il velo della Veronica sollevato sul volto di Cristo nella Sua Passione; è la mano che cerca di cancellare ogni macchia deturpante di sporcizia, di sangue e di lacrime.
Trattenuta nel Suo sguardo
La francese Madre Marie-Thérèse Bonnin, benedettina di Gesù Crocifisso, osservava che nulla “riparava” la sua anima come la contemplazione del Volto Santo. Nel 1940 scriveva: «Ho bisogno di pregare nello stesso modo in cui si ha bisogno di recuperare fisicamente. Il tempo passa velocemente vicino a Lui. Non è che io senta qualcosa, mi basta sapere che sono tenuta sotto il suo sguardo, mi basta credere nel suo amore».
Riparazione e adorazione
L'inizio della Quaresima e la festa odierna del Santo Volto di Gesù ci invitano a una preghiera di riparazione e di adorazione. «Guardate a lui e siate raggianti; i vostri volti non si abbattano» (Salmo 33,6). La luce che scaturisce dal Volto di Cristo può rendere luminoso ogni volto umano. Lasciatevi avvolgere dal suo sguardo. Credete nel suo amore. La perseveranza nella semplice preghiera di riparazione significa guarigione per noi stessi e guarigione per il mondo.
Le grazie di chi onora il Volto Santo
Tra i grandi propagatori della devozione al Volto Santo di Gesù, di cui oggi ricorre la festa, c’è il venerabile Léon Dupont. Che tenne accesa, notte e giorno, una lampada per onorare in casa un’immagine del Volto divino. Che divenne meta di pellegrinaggi dalla Francia e da tutto il mondo. E fonte di guarigioni corporali e spirituali. Come promesso dal Signore ai devoti.
Volto Santo, il sigillo della Divinità sulle anime
Ricorre oggi la festa del Volto Santo di Gesù, un mistero che non smette mai di rivelarsi a noi. Se con la Beata Pierina de Micheli, avevamo scoperto che il Volto Santo di Gesù è l'Amore che marchia a fuoco il nostro cuore, grazie alla carmelitana suor Maria di san Pietro oggi impariamo come, contemplando il Volto di Nostro Signore, la Divinità stessa si imprime sulla nostra anima.
Matteo: «Come il Volto Santo ribaltò la mia vita»
Il dolore per una vocazione che non viene compresa, l'incontro con persone che lo spingono lontano dal Signore: Matteo ha solo vent'anni e dentro ha già un vuoto che lo divora. Ma per una serie di casi, per nulla casuali, il giovane finisce ai piedi del Volto Santo di Gesù e in quel momento accade qualcosa di straordinario, che cambierà la sua vita per sempre.
Volto Santo, contemplazione in vista della ricompensa
Oggi, "martedì grasso", cade la festa del Volto Santo di Gesù, secondo la volontà divina che Nostro Signore rivelò ottant’anni fa alla beata Maria Pierina de Micheli. Conosciamo questa devozione che prelude alla contemplazione che ci attende nella beatitudine eterna.