In Senegal la Chiesa si impegna contro l’emigrazione clandestina
La Chiesa cattolica in Senegal intende ridare speranza ai giovani, convicerli ad abbandonare il sogno di emigrare clandestinamente e cerca i mezzi per realizzare progetti in favore della popolazione
La 54esima assemblea generale ordinaria di Caritas Senegal, svoltasi il 13 e 14 gennaio, è stata l’occasione per riflettere sulla situazione dei giovani senegalesi e decidere interventi in favore della popolazione. “Dobbiamo trovare i mezzi per ridare speranza ai nostri giovani” ha detto Monsignor Jean-Pierre Bassène, presidente di Caritas Senegal, ricordando il dramma dell’emigrazione clandestina, della tratta di esseri umani, della schiavitù, delle violenze inflitte ai giovani emigranti. “Pur con le risorse limitate di cui disponiamo troveremo il modo e i mezzi per creare un oggi migliore e offrire un futuro ai nostri giovani”. “Dei giovani male informati – ha spiegato Monsignor André Gueye, vescovo di Thiès – vorrebbero l’aiuto della Chiesa per realizzare il loro progetto di emigrare. Abbiamo un dovere di sensibilizzazione. La Chiesa deve impegnarsi per realizzare un cambiamento di mentalità e di coscienza e formulare strategie e prospettive da offrire ai giovani”. L’assemblea si è conclusa con l’impegno di un incontro nelle prossime settimane dei direttori delle Caritas diocesane e dei vescovi per decidere come reperire maggiori fondi e come utilizzarli. Nel 2017 Caritas Senegal, con l’aiuto dei propri collaboratori, ha investito circa 7,7 milioni di euro in progetti realizzati in vari settori, con particolare attenzione ai bisogni delle popolazioni rurali.