Il vescovo Tremolada: «Rosa Mistica, la bellezza di cui c'è bisogno»
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Dagli scritti di Pierina Gilli si coglie «una spiritualità della bellezza, caratteristica fondamentale della Beata Vergine». L’attualità profetica della devozione delle tre rose per i consacrati e la maternità di Maria verso gli ammalati. La Bussola intervista il vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada.
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Il 13 luglio 2024 rimarrà nella storia della Chiesa come il giorno della prima festa di Rosa Mistica subito dopo il riconoscimento più elevato (il nihil obstat, “nulla osta”) che ad oggi, alla luce delle nuove Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali, è possibile ottenere in via ordinaria per delle apparizioni ancora ufficialmente presunte (stante il fatto che solo il Papa può autorizzare, in via eccezionale, l’avvio di una procedura per arrivare a un’eventuale dichiarazione di soprannaturalità).
Una giornata di sole e di grazia, che è stata come un anticipo di Paradiso (vedi qui la cronaca di Stefano Chiappalone) e che è culminata nella Messa solenne delle 17 presieduta dal vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada. La Nuova Bussola era presente alla festa di Rosa Mistica e, a fine celebrazione liturgica, ha intervistato il vescovo.
Monsignor Tremolada, nel decreto con cui dà il nulla osta al culto di Rosa Mistica e alla proposta spirituale legata ai messaggi diffusi da Pierina Gilli, lei accenna ai molti frutti nati da questa devozione. C’è qualcosa, tra questi frutti, che l’ha colpita di più?
Tutto quello che stiamo vedendo, cioè le conversioni, la preghiera, la presenza costante in questo luogo, il clima che si crea, il fatto che sia sempre rimasto aperto e non abbia mai subìto incidenti, l’atteggiamento delle persone che vengono qui, percependo subito la natura del luogo. Questa è la prima cosa. La seconda riguarda il contenuto. Più si approfondisce la conoscenza dei testi scritti da Pierina, più si coglie che qui c’è una spiritualità profonda e anche particolarmente attuale. Una spiritualità della bellezza, caratteristica fondamentale della Beata Vergine, che qui si è fatta conoscere, incontrare: questa caratteristica, secondo me, è di grande attualità. Il mondo di oggi rischia di perdere la misura della bellezza, la gustosità del vivere, la luminosità dell’esistenza. E di questo c’è bisogno.
La Madonna ci dice anche che la bellezza è legata alla verità.
Sì, bellezza e bontà, perché la verità, nella prospettiva cristiana, coincide con l’amore. È un amore che evidentemente, per essere autentico, deve avere certe caratteristiche e deve essere espresso anche in un certo modo.
Nel primo ciclo di Rosa Mistica, nel 1946-47, è centrale il richiamo a «preghiera, sacrificio e penitenza», le tre rose, per le anime consacrate. A quasi ottant’anni di distanza quanto è attuale questo richiamo?
È molto attuale, lo vediamo purtroppo in quanta sofferenza c’è nella Chiesa per il comportamento di alcuni consacrati. E questa è una ferita profonda. Fa impressione che in questa testimonianza, cioè negli scritti di Pierina Gilli, ci sia una forte insistenza per una preghiera che serva i consacrati, li mantenga dentro la verità della loro chiamata, al servizio della Chiesa, con una vita retta, generosa. Credo che di questo ci sia particolarmente bisogno.
Tra l’altro, il ciclo relativo a questi messaggi fu in un periodo, gli anni Quaranta, in cui le vocazioni fiorivano…
Esatto, c’è anche questo aspetto. Le vocazioni e il numero dei sacerdoti si sono molto ridotti, e anche questo è un dato che io credo debba essere interpretato, perché si riferisce a un fatto che in qualche modo è stato preannunciato.
Il Cielo ha cercato di dare la “medicina” in anticipo rispetto a quello che sarebbe poi successo?
Comunque, ci ha preparato ad affrontarlo. Sì, è come una medicina, perché io credo che un culto mariano autentico abbia anche questo effetto.
Nel secondo ciclo, qui alle Fontanelle di Montichiari, c’è una particolare attenzione agli ammalati.
Questo è un altro aspetto che è tipico della pietà mariana. La sofferenza è uno di quegli aspetti della vita che non si può non considerare e che si trasforma in una prova che bisogna sostenere. Allora è consolante sapere che la si affronta insieme. C’è una maternità su cui si può contare, che si può percepire. Questo è sicuramente prezioso.
Nella conferenza stampa di presentazione del decreto, lei ha sottolineato anche il legame con i suoi due ultimi predecessori alla guida della diocesi di Brescia (mons. Giulio Sanguineti e mons. Luciano Monari), alla luce del cambiamento di rotta su Rosa Mistica dal 2001 in poi. Può ricordare perché allora venne riaperto, in positivo, il caso?
È stato riaperto anche su sollecitazione della Santa Sede. Questo va detto ed è bello riconoscerlo, anche perché significa che questa realtà della devozione a Rosa Mistica è stata sempre seguita al livello della Santa Sede, delle Congregazioni della Curia romana. E devo dire che, per l’esperienza che ho personalmente vissuto, nel momento in cui anch’io mi sono interessato di questo caso e ho cominciato ad approfondirlo, ho trovato da subito un prezioso appoggio nella Congregazione per la Dottrina della Fede. Noi abbiamo anche costituito una commissione internazionale proprio su indicazione della stessa Congregazione e accogliendo suggerimenti per identificare i membri che l’avrebbero costituita. Qualcuno è anche qui, alla festa di oggi [sabato 13 luglio, ndr]. Sicuramente un sostegno di questo genere ci ha molto confortato, ci ha molto aiutato.
La Congregazione per la Dottrina della Fede e quella per il Culto Divino sollecitarono al tempo la Diocesi di Brescia perché avevano ricevuto varie segnalazioni di grazie legate a Rosa Mistica, giusto?
Esatto. E qui tocchiamo un altro aspetto importante, quello della diffusione del culto prima del riconoscimento, che è uno dei motivi per cui l’attuale Dicastero per la Dottrina della Fede ha ritenuto giusto riconoscere questo Santuario dedicato a Maria Rosa Mistica e Madre della Chiesa. E questo riconoscimento ha una risonanza universale.
Una giornata che “sa di Cielo” al santuario di Rosa Mistica
Sabato 13 luglio la celebrazione con cui il vescovo di Brescia ha ufficializzato il recente "nihil obstat" alla devozione mariana vissuta a Fontanelle di Montichiari e sorta dall'esperienza spirituale di Pierina Gilli. Enorme e composta partecipazione in un clima di profonda spiritualità.
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Rosa Mistica, le apparizioni descritte da Pierina Gilli
Nei Diari di Pierina Gilli, ampio spazio è dedicato alle apparizioni (di Maria e non solo) che la veggente di Montichiari avrebbe avuto dal 1944 in poi. Sebbene tuttora non riconosciute, è ad esse che si legano i messaggi e i frutti oggi giudicati positivamente dalla Chiesa. Ripercorriamo le principali.
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Via libera a Maria Rosa Mistica, il rettore: "Svolta storica"
Mons. Marco Alba commenta il decreto del vescovo di Brescia d'intesa con la Santa Sede: a Fontanelle di Montichiari si può vivere un'autentica devozione mariana legata all'esperienza spirituale di Pierina Gilli.
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Nulla osta per Rosa Mistica, frutto del dialogo Brescia-Roma
Prima la lettera del prefetto Fernández che riconosce «diversi aspetti positivi» nei messaggi diffusi da Pierina Gilli. Poi il decreto del vescovo Tremolada che concede il nihil obstat per la «proposta spirituale» legata al culto di Maria Rosa Mistica. Ecco i passaggi principali dei due documenti.
Maria e il Suo popolo. Svolta storica sul "caso Fontanelle"
Alla presenza di migliaia di fedeli oranti, il vescovo di Brescia, visibilmente commosso, ha proclamato la costituzione del Santuario diocesano di Maria Rosa Mistica e Madre della Chiesa. "Una pagina importantissima, non solo per il caso di queste presunte apparizioni mariane, ma per la storia di tutta la Chiesa". Riccardo Caniato, studioso ed esperto della vicenda, ci spiega perché.
SANTA CASA, LA SCIENZA DICE Sì ALLA TRASLAZIONE ANGELICA, di Ermes Dovico
Fontanelle, la Chiesa sta rivalutando la veggente
Il 7 dicembre monsignor Tremolada celebrerà Messa alle Fontanelle promulgando il decreto sul nuovo Santuario. Sebbene ciò non equivalga ancora al riconoscimento delle apparizioni, le nuove indagini della Chiesa stanno evidenziando la piena credibilità della veggente Pierina Gilli (1911-1991). E il Vescovo di Brescia scrive di un legame “non secondario” tra l’esperienza della Gilli, i frutti di preghiera e la venerazione verso Maria Rosa Mistica. Ne pubblichiamo la lettera.
13 luglio, giorno di particolare devozione per i consacrati
Per il 13 luglio la Madonna ha chiesto una particolare devozione a beneficio specialmente delle anime consacrate che tanto offendono il Signore. Tale richiesta è stata avanzata il 13 luglio 1947 a Pierina Gilli, la «piccola» veggente di Montichiari, le cui apparizioni sono ancora materia di studio della Chiesa.