Il governo egiziano dispone la regolarizzazione di altre 151 chiese cristiane
La regolarizzazione delle chiese prive di autorizzazione è un provvedimento amministrativo importante, segno della volontà del governo egiziano di tutelare la minoranza cristiana
L’Avvento in Egitto porta una buona notizia per i cristiani. La commissione ministeriale presieduta dal primo ministro Mostafa Madbouly, incaricata di esaminare la documentazione di migliaia di chiese costruite prima della riforma del 2016 in materia di luoghi di culto cristiani e in attesa di regolarizzazione, ha legalizzato 151 chiese e sta per esaminarne altre 17. Prima della riforma era quasi impossibile per chi intendeva costruire una chiesa ottenere le autorizzazioni necessarie. Ad aprile il governo aveva già autorizzato la regolarizzazione di altre 166 chiese e proprietà ecclesiastiche. Il governo del presidente al Sisi, risolvendo una questione amministrativa, garantisce uno status giuridico agli edifici costruiti dalle comunità cristiane. Si tratta di un atto importante e significativo, molto positivo – ha commentato per AsiaNews padre Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana – perché conferma che il governo intende attuare quanto è stato disposto dalla legge sui luoghi di culto irregolari approvata nel 2016. Bisogna considerare ch i cristiani in Egitto sono circa il 10% della popolazione e spesso sono oggetto di attentati, violenze e intimidazioni. Il 2 novembre un commando ha attaccato un autobus su cui viaggiavano dei pellegrini diretti a un santuario uccidendone 10. Il 12 ottobre un tribunale militare ha condannato a morte 17 persone ritenute responsabili di diversi attacchi a chiese cristiane tra il 2016 e il 2017, rivendicati dall’Isis, lo Stato islamico. Altri 19 imputati sono stati condannati all’ergastolo e ad altre pene detentive.