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Gran Bretagna

Il cristianesimo non è una religione di pace, respinta una richiesta di asilo

Una richiesta di asilo è stata respinta in Gran Bretagna citando la Bibbia perché il richiedente diceva di essersi convertito al Cristianesimo avendo capito che è una religione di pace

Migrazioni 25_03_2019

La decisione del dipartimento immigrazione britannico di respingere la richiesta di asilo di un uomo iraniano sta facendo discutere in Gran Bretagna. L’uomo aveva chiesto lo status di rifugiato nel 2016. Alla commissione esaminatrice aveva spiegato di essersi convertito al Cristianesimo, abbandonando l’Islam, dopo aver scoperto che il Cristianesimo è una religione di pace al contrario dell’Islam che è una religione di violenza, rabbia e vendetta. Non è chiaro, stando a quanto riportano i mass media, se l’uomo abbia chiesto asilo in nome del fatto di essersi convertito. Comunque sia, il 19 marzo scorso gli è stato comunicato che non avrebbe ottenuto asilo. Il ministero dell’interno, nel motivare la sua decisione, ha citato dei versetti tratti dal Levitico, dall’Esodo e dalla Rivelazione per dimostrare che il Cristianesimo non è affatto una religione di pace. Nella lettera inviata al richiedente asilo è citato ad esempio il passaggio del Levitico che dice: “Voi inseguirete i vostri nemici ed essi cadranno dinanzi a voi colpiti di spada”. Pur confermandone l’autenticità, il ministero dell’interno ha preso le distanze dalla lettera: non è in linea con il modo di considerare le richieste di asilo basate sulla persecuzione religiosa, inclusa la conversione a una fede, ha spiegato un portavoce del ministero. Colin Yeo, un avvocato specializzato in questioni di immigrazione, ha tuttavia osservato che i casi di persecuzione religiosa, inclusi quelli riguardanti i convertiti, richiedono molta esperienza e competenza perché “è molto difficile capire se una persona sta dicendo la verità. Tuttavia estrapolare dei versetti specifici della Bibbia per cercare di giustificare il respingimento di una richiesta è del tutto insolito. Ho visto moltissimi casi in cui il ministero dell’interno non ha creduto che un richiedente si fosse convertito dall’Islam al Cristianesimo, ma non ho mai sentito una cosa del genere”.