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Jihad

Gli al Shabaab hanno decapitato un Pastore in Mozambico

 

I jihadisti hanno rapito l’uomo, lo hanno decapitato e ne hanno portato la testa alla moglie perché la consegnasse alle autorità

 

 

I jihadisti al Shabaab, affiliati all’Isis e attivi dal 2017 in Mozambico, hanno decapitato un Pastore protestante residente nel villaggio di Nova Zambezia, nella provincia settentrionale di Cabo Delgado, e ne hanno dato la testa alla moglie ordinandole di portarla alle autorità. La donna si è presentata a un posto di polizia il 15 dicembre con i resti del marito in un cesto. Ha raccontato che i jihadisti lo avevano rapito mentre si trovava in un campo, nei pressi della loro fattoria. Gli al Shabaab dal 2017 hanno ucciso almeno 3.340 persone e seminando il terrore con i loro attacchi e attentati ne hanno messo in fuga oltre 800.000. Da quando a luglio i confinanti paesi della Sadc, la Comunità di sviluppo dell’Africa meridionale, il Rwanda e il Portogallo hanno inviato truppe in aiuto al governo – in tutto più di 3.100 militari – i terroristi hanno ridotto le attività. Secondo il presidente Filipe Nyusi gli attacchi erano stati più di 160 mentre dall’inizio del 2021 sono stati poco più di 50. I fatti non gli danno del tutto ragione perché in realtà si registrano tuttora frequenti incursioni e attacchi. Prima dell’arrivo degli aiuti militari stranieri, gli al Shabaab erano riusciti a impadronirsi addirittura di alcune città. Lo scorso marzo hanno sferrato un attacco alla città di Palma durante il quale decine di persone hanno perso la vita.