Costituzione, Mattarella intruppa anche gli Scout
Anche nell’incontro con i giovani dell’Agesci, il capo dello Stato ha mostrato di voler piegare tutti gli avvenimenti che hanno a che fare con i cattolici alle esigenze della Costituzione. Ma quest'ultima non è il Vangelo.
Anche gli Scout cattolici italiani ingabbiati nella Costituzione. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato i giovani dell’Agesci – l’associazione degli Scout cattolici italiani – in occasione della Route nazionale apertasi due giorni fa a Verona [QUI] e ha detto loro che l'Agesci ha offerto «un contributo significativo ai valori essenziali della comunità nazionale raccolti nella nostra Costituzione, a partire da quelli della partecipazione e della coesione».
Il presidente ha aggiunto che la nostra società «deve molto al movimento, per il costante impegno educativo verso giovani e giovanissimi, per il vissuto di solidarietà, per l’esperienza di libertà di cui è espressione, per la sensibilità testimoniata e fatta crescere nei confronti della madre Terra». A parte l’accento New Age alla madre Terra, l’intento di Mattarella è di piegare tutti gli avvenimenti che hanno a che fare con i cattolici alle esigenze della Costituzione. Lo ha fatto alla Settimana sociale dei cattolici di Trieste [QUI], dove, all’unisono con il cardinale Matteo Maria Zuppi che sembrava più mattarelliano di Mattarella, ha appunto parlato dell’apporto dei cattolici alla Costituzione. Ha poi ripetuto la performance al Meeting di Rimini di Comunione e liberazione. Dappertutto ottiene standing ovation sperticate, come se lo scopo dei cattolici fosse la Costituzione e non il Vangelo. Infine è toccato anche agli Scout, anche loro sono diventati “costituzionali”, anche se forse qualcuno di essi aveva pensato di essersi fatto Scout per qualcosa di più alto. È venuto forse il tempo che i cattolici ridiventino “cattolici refrattari”.
Stefano Fontana